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Annalisa Minetti, la malattia con i primi sintomi a 12 anni ma sono stati sottovalutati

E' doloroso per Annalisa Minetti ripensare ai primi anni della malattia, l'inizio dei sintomi e cosa faceva per non far capire che vedeva ogni giorno meno

Annalisa Minetti malattia

Annalisa Minetti parla della sua malattia, lo fa al Corriere della Sera, ne parla da tempo, ne ha parlato più volte ma è sempre importante farlo perché lei è un vero esempio da seguire. Non solo per chi combatte ogni giorno con problemi gravi come la sua cecità ma per tutti, Annalisa Minetti è il volto di chi ce l’ha fatta e continua a farcela, continua a fare tanto ma confessa che è anche per nascondere il dolore. Ogni volta è capace di inventarsi una nuova vita, una nuova Annalisa ma racconta come è iniziata la malattia, quanto è stato sottovalutato il suo problema agli occhi. I genitori di Annalisa non hanno niente di cui rimproverarsi, loro hanno capito subito ma è stato terribile quando hanno scoperto che quei sintomi iniziati a 12 anni i medici li hanno valutati in modo sbagliato.

Annalisa Minetti, la malattia con i primi sintomi a 12 ma sono stati sottovalutati

Oggi ha 47 anni e di strada anche al buio ne ha percorsa tanta ma è da quando aveva 12 anni che tutto è iniziato. I sintomi erano già presenti: “purtroppo sono stati sottovalutati. Per i medici erano un eccesso di preoccupazione di mamma e papà nei miei confronti. Eravamo quattro fratelli, uno dei quali con un ritardo cognitivo, secondo loro questo aveva aumentato il livello di ansia verso i figli”.

A 16 anni cercava di nascondere il suo problema

Annalisa Minetti racconta che vedeva sempre meno e faceva in modo di non farlo capire. Una sofferenza che è tra le righe mentre confida: “mi ingegnavo per non farlo capire. Andavo a scuola a piedi, il tragitto diventava ogni giorno più faticoso. Mi appiccicavo alle compagne che facevano la stessa strada, la loro voce mi guidava – Poi so è fatta regalare uno dei primi cellulari – fingevo di stare al telefono, la gente, vedendomi andare a sbattere, avrebbe dato la colpa alla distrazione. A 18 anni ho dovuto fare una visita medica specifica perché non ero più in grado di sostenere lo studio da sola senza un aiuto ed era necessaria una certificazione per l’esame di maturità. La malattia era all’ultimo stadio, poco dopo sono diventata cieca”.

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Fu il padre a spronarla nel suo momento peggiore, si sentiva persa: “Al posto di dire perché proprio a me pensa perché non a me. Trasforma questo buio in luce”. Queste le parole del papà, così ha fatto e Annalisa Minetti ha partecipato a Miss Italia, ha vinto Sanremo, è diventata atleta paralimpica, esperta di sport,  di recente si è laureata in scienze motorie: “Volevo essere credibile nel raccontare lo sport, che mi ha dato tanto. Voglio divulgarne i benefici, dimostrare quanto è fondamentale per i ragazzi. Per farlo al meglio ho bisogno di una laurea. Adesso penso al dottorato e ho già frequentato un master”. Ha bisogno di di tenere sempre allenate la testa e la volontà: “Così tolgo l’attenzione dal dolore e lo trasformo in una fonte di ispirazione”.

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