Giulia Salemi: “mamma adottò una bambina, questa cosa mi faceva impazzire”
Oggi Giulia Salemi racconta tutto di quella bambina adottata dalla mamma e di quanto è pentita per come si è comportata
Giulia Salemi intervista se stessa, aveva il bisogno di parlare ed è nel suo podcast questa volta è stata lei l’ospite, la protagonista. Dalla separazione dei genitori che l’ha fatta soffrire ma le ha dato anche modo di cambiare tutta la sua vita, alla bambina che sua madre adottò quando era piccola. C’è anche posto per l’amore ovviamente e Giulia Salemi fa domande e risposte anche su Pierpaolo Pretelli. Oggi tra loro due tutto va per il meglio, hanno superato la gelosia e trovato il giusto equilibrio. Non lo faccio x moda e Giulia Salemi racconta che la separazione dei suoi genitori è stata determinante: “è stato l’avvenimento che mi ha cambiato. Se non avessero avuto una guerra legale in cui sono stata buttata in mezzo, non avrei lasciato la città andando alla ricerca di me stessa”.
Giulia Salemi: “mamma adottò una bambina, questa cosa mi faceva impazzire”
Poi parla di Nausicaa, ha perso anche lei. Ma chi era? “Un’altra persona che ho perso durante la mia infanzia è stata Nausicaa. Mia mamma adottò, non in maniera ufficiale, una bambina, la figlia di una sua amica che non poteva tenerla. Quando lei arrivò io avevo 5 anni, fu per me come una sorellina fino ai miei 12 anni”. Ma anche qui c’era la gelosia, Giulia non riusciva a capire: “I miei genitori non sono stati i migliori, mia mamma è sempre stata molto severa, poi dava amore e attenzioni alla bimba nuova, questa cosa mi faceva impazzire. Poi diventò la mia sorellina e anche lei ebbe diversi problemi a scuola, problemi fisici. Quando mamma litigò con sua madre, la bimba tornò dalla madre”.
La Salemi aveva 12 anni e da quel momento non ha più visto quella bambina. “Per me è rimasto un tabù, una ferita. Mi sono pentita di non averle dato abbastanza amore, di aver ingenuamente essere stata gelosa delle sue attenzioni”.
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Le risposte su Pierpaolo sembrano una vera dichiarazione d’amore: “Lui è stato il primo uomo vero. Ci sono stati momenti difficili, la convivenza ti porta ad affrontare alcune tematiche, così come la diversità caratteriale. Mi reputo molto seria, nonostante questo lui era molto geloso. L’eccessiva gelosia mi portò a stranirmi, a piangere, a farmi comportare da persona ferita. Si innescò un meccanismo sbagliato e contorto dove le parole generavano parole cattive, diventò un gioco a chi ferisce di più. Penso sia stato quello il problema, poi con il lavoro eravamo nervosetti, ce la prendevamo l’uno con l’altro. Abbiamo trovato il nostro equilibrio”.