Ema Stokholma: “Mia madre? Non l’ho perdonata”
Durissime le parole di Ema Stokholma ma non può che essere così
Morwenn Moguerou, in arte Ema Stokholma, ha raccontato in una lunga intervista al Corriere della sera, che cosa ha provato nel tornare nel paese della sua infanzia, lo stesso luogo in cui è cresciuta tra abusi, violenze e molestie da parte di sua madre. La donna che, un giorno, l’aveva anche portata sul ponte della piccola cittadina, per dirle di buttarsi. Una infanzia drammatica quella di Ema Stokholma che la dj ha raccontato anche nel suo libro Per il mio bene.
Oggi, alla vigilia dei suoi 40 anni, capace di amare e di essere amata, ha trovato la forza di tornare in quel posto, persino in quella casa dove è cresciuta e dalla quale è scappata. Ha finto, insieme ad Angelo Madonia, di essere una possibile cliente per l’affitto dell’appartamento, ed è entrata in quella casa, la stessa dalla quale è scappata quando era poco più che maggiorenne, in cerca del suo posto. E lo ha trovato in Italia. Oggi ha un uomo che la ama, ha un uomo da amare e un cane. Sogna, spera, respira.
>>>>>>>>> Che pugno nello stomaco il post di Ema Stokholma: “Da quel ponte mia mamma mi disse di buttarmi”
Ema Stokholma e il dramma della sua infanzia
Ema ha vissuto tutto quello che mai nessuno dovrebbe vivere. Non solo gli abusi, ma anche l’indifferenza degli adulti. Lo spiega nella sua ultima intervista per Il Corriere della sera e racconta: “Il grande senso di solitudine intorno a noi, era peggio delle botte. Perché quello che accadeva dentro casa non era colpa di nessuno: mia madre era malata. Ma l’indifferenza che trovavamo fuori, di fronte ai lividi e alle urla, è stata colpa di tutti. Dopo la pubblicazione ho ricevuto tante testimonianze. Oggi c’è ancora qualcosa che non funziona nella protezione dei bambini“.
Poi ha spiegato come si sopravvive a tutto questo: “Circondandosi delle persone giuste, che ti fanno ridere e stare bene. E si sopravvive, perché puoi scegliere: non devi diventare come le persone che ti hanno cresciuto. Puoi essere sensibile anche se sono stati crudeli con te. Mi ha aiutato tanto anche l’analisi, su consiglio della mia amica Andrea Delogu“.
E sul rapporto con sua madre ha raccontato: “L’ho rivista un paio di volte. Non mi ha mai chiesto cosa facessi per vivere. Non ho mai perdonato. Io volevo comprendere e questo si fa con l’analisi“. Oggi Ema Stokholma è una donna che guarda al futuro anche se non sogna di diventare mamma. Ama stare con le due figlie di Angelo, essere loro amica e vederle crescere e questo le basta.