Isabella Ferrari ha conosciuto la depressione: “Buttai via le medicine”
Isabella Ferrari racconta i problemi di salute, la depressione, le medicine
La bellissima Selvaggia di Sapore di mare è un peso che Isabella Ferrari ha dovuto eliminare nella sua vita. Il successo arrivato all’improvviso ad inizio carriera la mise in crisi. Isabella Ferrari sa cosa significa la depressione, prendere dei farmaci ma anche decidere di buttarli via per salvarsi.
E’ al Corriere della Sera che Isabella Ferrari, oggi 59enne, sempre bellissima, ma con una carriera in cui ha dimostrato tutto, parla dei problemi di salute mentale, i problemi che non la facevano più vivere mentre tutti volevano solo Selvaggia. Lei era Selvaggia e basta, lo ripete, parte da quello per spiegare tutto.
Isabella Ferrari senza segreti
Al Corriere della Sera ha svelato più di tutto la paura di portarsi dietro pe tutta la vita la depressione. Il successo, la crisi, le medicine sembravano l’unica cura. (qui racconta del sua terribile malattia)
Buttai via le medicine, ma sì, ero spaventata anche io. Pensavo che quello stato d’animo, quella depressione, me la sarei portata dietro per tutta la vita. Il successo improvviso si sposava con il pregiudizio. E il pregiudizio era a sua volta anche figlio della bellezza – prosegue Isabella Ferrari – La bellezza mi ha dato tanto, lo riconosco, ma mi ha fatto anche dubitare di me stessa. Pensavo di non meritarmi le cose che mi capitavano e cercavo sempre altrove, altrove e ancora altrove
Tutti la riconoscevano
Tutti parlavano di lei, ovunque andasse la riconoscevano, era un tormento. La gente la fermava di continuo per strada, i paparazzi erano ovunque, tutti volevano Selvaggia, Selvaggia e basta e non Isabella.
La crisi
Ebbe una crisi di rigetto, non si sentiva un’attrice, non aveva fatto una scuola e non aveva più voglia di stare dentro quel meccanismo che le causava dolore. Le venne un esaurimento. Le diedero le medicine per aiutarla. I suoi erano molto preoccupati, la portarono in montagna.
Non si dava pace
Oggi è passato tanto tempo ma non dimentica nulla di quel periodo così difficile della sua vita.
Non mi davo pace e per un po’ mi allontanai dal mio mestiere. Ci volle tempo per recuperarmi – poi il ritorno – L’occasione me la diede Marco Tullio Giordana. Mi propose di recitare in Appuntamento a Liverpool, un film drammatico. Accettai ma in sala stampa a Venezia, non appena apparve il mio nome a inizio proiezione, piovvero fischi. Mi aspettavo il peggio, ma le critiche il giorno dopo si rivelarono entusiastiche. Cambiò tutto, soprattutto la percezione degli altri nei miei confronti