Mara Venier confida tutto il suo dolore e come ne è uscita
Mara Venier parla del suo dolore, di quello che non è riuscita a fare
Tra le stories Mara Venier condivide l’intervista a Sette, l’inserto del Corriere della Sera, parla del suo dolore. Mara Venier ha pianto tanto volte in tv pensando a sua madre, alla sua Venezia, ha poi svelato che forse in modo vigliacco non ha voluto dare spazio ai ricordi. Oggi la conduttrice riesce a parlare e a tirare fuori tutto il dolore vissuto.
Da quando è morta sua madre Elsa lei non è riuscita più a vedere nemmeno una foto della sua città. Vedere Venezia le faceva troppo male. E’ stato il suo modo per proteggersi ma in realtà Mara Venier soffriva sempre di più. (Critiche per Mara Venier per le foto coni delfini)
Una sofferenza di 7 anni
Per sette anni ho rimosso Venezia dalla mia vita, sono stata lontana da lei. Probabilmente in modo vigliacco e non ho voluto dare spazio ai ricordi. Era troppo il dolore. Neanche le foto della città riuscivo a vedere
Poi l’abbiamo vista tornare nella sua città, l’abbiamo vista emozionarsi, piangere dietro gli occhiali scuri e poi finalmente sorridere. E’ stato un amico a darle una mano, è stato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro a riportarla nel passato.
Lui nel 2019 mi ha mandato il Leone di Venezia, un riconoscimento dato dall’intera città, a Domenica In, perché sapeva che ancora non avrei avuto la forza di ritirarlo di persona. Ma Brugnaro non ha desistito e nel febbraio 2022 sono tornata
Non è stato semplice ma adesso il dolore è diverso. E adesso Mara riesce a tornare a Venezia più spesso, anche solo per pochi giorni. Oggi riesce ad arrivare nei posti dove è cresciuta senza il dolore di un tempo, anzi andare a Venezia è diventata una terapia.
Sempre lo stesso albergo
E quest’anno, grazie a quella giornata, credo proprio di aver superato il mio blocco… Adesso torno a Venezia con leggerezza, anche se sto poco, due o tre giorni, è una terapia per me. Vado sempre nello stesso albergo, sul Canal Grande, lì ho la mia stanza con terrazza. Mi sveglio come sempre alle 5 del mattino e guardo la Chiesa della Salute e riassaporo i rumori delle barche che scaricano, ritrovo un po’ la pace. A Venezia c’è un tran tran meno nevrotico delle città. Vivo a Roma da anni e la adoro, ma Roma è lavoro, lì non ho mai un attimo di quiete, al di là di Domenica In, ho una vita frenetica