Vanessa Gravina bullizzata da bambina, perché carina e brava
Vanessa Gravina racconta delle cattiverie che subiva. E' stata bullizzata perché da bambina era carina e brava
Vanessa Gravina si racconta al Corriere della Sera, per tutti è bravissima e bellissima, l’ammiriamo tutti i giorni nella serie Rai Il paradiso delle signore ma i suoi lavori in tv e al cinema l’hanno portata sul set da quando aveva solo 6 mesi. Ne è felice? Oggi sì, è il suo lavoro, la sua passione da sempre ma da bambina è stata bullizzata. Per una copertina su Vogue la sua esposizione è diventata tale da generare la cattiveria dei suoi compagni di classe. Vanessa Gravina aveva 7 forse 8 anni, davvero piccola, dolcissima la sua immagine sulla copertina della famosa rivista ma i suoi compagni di classe gliela fecero trovare sul banco. Non era un omaggio, non volevano festeggiarla ma esprimere ben altro. Era ingenua e ci rimase molto male nel vedere la sua foto con vari segni, con i baffi, i brufoli, le occhiaie. Lo ricorda come fosse ieri ed è solo uno degli attacchi che ha ricevuto negli anni; anche gli adulti l’hanno bullizzata.
Vanessa Gravina bullizzata da chi provava invidia
“Quando la mia immagine comparve sulla copertina di Vogue, i miei compagni di scuola me la fecero trovare sul banco tutta storpiata con vari segnacci: mi disegnarono i baffi, le occhiaie, i brufoli… Avrò avuto 7 o 8 anni e rimasi molto male. Ero un’ingenua e fino a quel momento non sapevo cosa fosse l’invidia” ha confidato al Corriere aggiungendo che il bullismo non è solo nei confronti di chi ha dei problemi fisici ma anche nei riguardi di chi ha successo, anche se si tratta di bambini.
Era carina e famosa, poi l’ha capito che era quello che generava tutta la cattiveria che ha dovuto subire. A soli 6 mesi il primo spot pubblicitario del regista Paolo Taviani. Ha iniziato così presto perché la zia aveva una agenzia pubblicitaria e i genitori di Vanessa diedero il consenso per far girare le sue foto. Non ha più smesso di lavorare e per renderla felice le regalavano sempre tanti giocattoli. Era una bambina, non era tutto un sogno, aveva degli impegni importanti da rispettare.
Poi sono arrivati i ruoli importanti, da Colpo di fulmine di Marco Risi a La Piovra con Michele Placido e poi tutti gli altri. L’infanzia non vissuta non si recupera, non c’erano solo il rapporto così difficile con i compagni, gli altri bambini, Vanessa Gravina era quella diversa a loro, che partiva per un set mentre gli bambini erano liberi di giocare.