Andrea Delogu svela la mania del controllo e l’amore per Luigi
Andrea Delogu ammette le sue manie e parla dell'amore per Luigi
Andrea Delogu su racconta, parla delle sue fisse, della mania del controllo, della necessità di arrivare la lavoro sempre prima degli altri, prima di tutti. Ovviamente parla anche dell’amore, parla del suo fidanzato, Luigi Bruno, un amore che prosegue dopo le prime difficoltà perché all’inizio l’età lei la vedeva poi Andrea Delogu ha iniziato a non farci più caso, lui di certo non l’avrà nemmeno notata. E’ al Corriere della Sera che la Delogu si apre, parla della sua vita privata, non è la prima volta che fa delle confidenze sul matrimonio finito con Francesco Montanari, sul dolore che le ha procurato. Tra i migliori amici ha Stefano De Martino, il conduttore è stupendo, l’ha aiutata molto.
Andrea Delogu fidanzato e mania del controllo
“Ho la mania del controllo e organizzo la mia vita nei minimi dettagli. Al mattino devo sempre sapere cosa mangerò la sera, sennò mi sento male. Sul set arrivo all’alba, pure prima del trucco e parrucco. Lo so, ho dei seri problemi, ma sono fatta così” confessa.
Del suo amore, Luigi Bruno racconta i primi momenti: “Ci siamo conosciuti due anni fa su Instagram, mi ha scritto lui per primo, ero single. Mi ha corteggiato molto, rispondevo gentile, niente di più, però lui non mollava. Ci scambiavamo messaggini. E abbiamo scoperto di essere tutti e due appassionati degli anni Ottanta”.
All’inizio la differenza d’età era un gran problema: “All’inizio sì, siamo strutturati per pensare in un certo modo. Per lui invece non è mai stato un problema e ora non lo è più nemmeno per me. Se mi fanno battute, ci rido. Quando ci hanno paparazzato insieme ed è uscita la notizia, qualcuno mi diceva di stare attenta che poi finiva e mi lasciava… e io: ‘Guarda che è finita pure con mio marito e avevamo la stessa età’. Ormai non mi accorgo nemmeno che è più piccolo, quando lo vivi è diverso, non ci fai più caso”.
Sono diversi, hanno esigenze diverse: “Luigi ama andare in discoteca all’una e rientrare alle sei del mattino e io non più. Me ne vado a letto a un’ora decente ma va bene così, non bisogna per forza fare tutto insieme, ognuno deve avere la propria libertà”.