Simona Ventura: “11 coltellate a mio figlio, ho avuto il dono più grande”
Simona Ventura ricorda l'aggressione a suo figlio, 11 coltellate, per una mamma il dolore e il dono più grandi
Sono passati quasi 5 anni da quella terribile notte, quella in cui Simona Ventura ha avuto paura di perdere suo figlio. Niccolò, il primogenito di Simona Ventura e Stefano Bettarini fu aggredito da quattro persone fuori dalla discoteca di Milano, Old Fashion. 11 coltellate e da quel momento la conduttrice è cambiata, la sua vita è cambiata. Luglio 2018, la Ventura non potrà mai dimenticare e alla rivista Chi torna indietro nel tempo, torna a quei giorni, la telefonata, la corsa in ospedale e la paura, la più terrificante delle paure. Oggi continua a pensare che ha ricevuto il dono più grande che una madre possa avere: la vita salva di suo figlio. 11 coltellate, chissà quante volte ci avrà pensato ma Simona Ventura dopo quel periodo ha reagito allontanandosi dalle persone sbagliate. Non cita nessuno ma il riferimento a qualcuno sembra ben chiaro.
Simona Ventura il terrore di scoprire che suo figlio era morto
La telefonata che avvisa una madre che il figlio è in ospedale, che è stato aggredito, niente di più tragico e Simona Ventura l’ha vissuto. Al settimanale di Alfonso Signorini racconta: “Lo sa? Ho una dote, io penso che tutto quello che mi succede sia comunque nel segno del bene. Ma ho avuto il dono più grande che una mamma possa avere: la vita salva di suo figlio che ha ricevuto 11 coltellate – prosegue Simona – Quel momento è stato veramente la ‘sliding door’ della mia vita. Da lì è cambiato tutto, ho reagito, mi sono allontanata da persone sbagliate per me, ho lavorato in un’altra maniera, ho creato le condizioni per incontrare Giovanni…”.
La conduttrice è cambiata, da quel momento ha visto altro nella vita: “Sono sempre io, è solo che vado verso l’essenza. Se fossi ancora quella del 2007, alla conduzione dell’Isola, vestita sempre di rosso, vorrebbe dire che sarei rimasta ferma. Da allora a oggi è passato di tutto e ho passato di tutto. Anche grandi sofferenze: ma il dolore ti dà coscienza. E la grinta rimane immutata”.
Sa di avere tutto, adesso ha davvero tutto: “E ora ho i miei figli, dei ragazzi straordinari, che hanno voglia di impegnarsi per i raggiungere i loro obiettivi… ora sento di avere avuto tutto dalla vita e voglio ricambiare”.