Karina Cascella esulta per l’abolizione Reddito di cittadinanza: “Andate a lavorare”
Karina Cascella, tra le prime ad esultare per l'abolizione del Reddito di cittadinanza, racconta la sua esperienza
Karina Cascella è felice, non vede l’ora si scoprire il seguito all’abolizione del Reddito di cittadinanza. Giorgia Meloni è pronta a mantenere la promessa fatta e Karina Cascella esplode di gioia perché del tutto d’accordo con l’attuale Governo, perché la sua esperienza alla ricerca di personale è stata del tutto negativa. L’ex opinionista di Uomini e Donne ha un ristorante a Bergamo e ha faticato per trovare chi aveva voglia di lavorare, di certo molto più comodo restare a casa con il Reddito di cittadinanza disponibile. E’ ciò che pensano in molti e lei lo dice, senza peli sulla lingua racconta i colloqui di lavoro di chi chiedeva di lavorare solo dal lunedì al giovedì.
Karina Cascella felice dei limiti del Reddito di Cittadinanza
“Sono assolutamente d’accordo! E sono d’accordo anche sul fatto che resterà per chi ne avrà davvero bisogno! Per chi ha salute e forze, invece, andate a lavorare” come darle torto. C’è chi la insulta e chi le racconta la sua storia; chi non trova lavoro da anni e chi ne fa anche tre per andare avanti. In privato le scrivono di persone che non hanno alcun problema economico e continuano a percepire il Reddito.
“Io e i miei soci ci siamo esauriti per trovare personale! Con stipendi più che adeguati e con orari di lavoro ridotti perché lavoriamo solo la sera! Eppure ancora oggi noi facciamo fatica a trovare persone che abbiano voglia di lavorare! Magari senza il reddito di cittadinanza magicamente gli tornerà questa voglia”.
Nel ristorante che gestisce con altri soci la Cascella ha dei ragazzi di 19 anni che si rimboccano le maniche e che lavoreranno la sera della vigilia di Natale e di Capodanno, che lavoreranno ogni sabato. Li difende contro i furbi perché i suoi dipendenti hanno voglia di lavorare e gli altri no: “Sta tutto lì signori mi dispiace… Sta tutto nella voglia di lavorare che a tanti manca e che con il reddito di cittadinanza mancava ancora di più”.