Loredana Lecciso festeggia i 50 anni pensando al desiderio da esprimere
Loredana Lecciso festeggia un compleanno importante, i 50 anni, con un desiderio che è ben diverso da quelli del passato
Mancano pochi giorni al compleanno di Loredana Lecciso, la compagna di Al Bano si prepara a festeggiare i 50 anni. E’ un traguardo che di certo la Lecciso non teme e non solo perché non dimostra la sua età ma perché è serena, ha raggiunto un equilibrio che le fa esprimere un desiderio importante. E’ a Novella 2000 che ha confidato il suo bilancio, quello di una vita che è oggi definisce estremamente soddisfacente. Loredana Lecciso è la compagna di Al Bano, lo sottolinea quando parla dell’intesa che hanno nonostante le immancabili discussioni, quelle di tutte le coppie. E’ il 26 agosto la data di Loredana Lecciso e come regalo vorrebbe che tutto restasse come oggi ma anche un’altra cosa importante.
Loredana Lecciso compie 50 anni ed è serena
“Ora sono normalmente serena, mi piacerebbe il perdurare di questo stato di normalità e di tranquillità. Già la mancanza di problemi mi sembra un successo. Se dovessi e potessi chiedere qualcosa, chiederei di avere la forza di affrontare quelli che inevitabilmente verranno” questo il suo desiderio. Racconta che è del tutto proiettata verso i suoi figli e pensa al loro futuro.
“Vorrei vedere mia figlia Brigitta sposata, avere un nipotino e vedere Yasmine e Bido laureati, mentre a livello professionale posso dire di essere rientrata nell’ordine dei giornalisti pubblicisti e mi hanno proposto già qualche collaborazione. Continuerò anche a lavorare nel mondo dello spettacolo, voglio un po’ cambiare e ci sono diverse cose che bollono in pentola”.
Oggi la sua vita è più semplice, anche il rapporto di coppia con Al Bano lo è, hanno imparato a conoscersi e a comprendersi. “È capitato di discutere su diverse cose e avere alti e bassi, ma su una cosa siamo andati sempre d’accordo, l’educazione e il percorso che i figli dovevano fare. Questa è una cosa che ci ha sempre uniti, è una fortuna, un dono: l’idea che avevamo sui nostri figli viaggiava in maniera parallela”.