Ambra Angiolini riemerge più forte ma l’unico fallimento è stato con Francesco Renga
In amore il dolore più forte per Ambra Angiolini è stata la rottura con Francesco Renga. A Vanity Fair racconta quanto è forte oggi ma sempre fifona
Sulla copertina di Vanity Fair questa settimana c’è Ambra Angiolini, meravigliosa, lei ringrazia, scrive: “Grazie a tutti sempre e comunque, una cover è un momento di massima esposizione ed io resto sempre la solita fifona”. Ambra Angiolini libera e felice, si diverte ma non nasconde le sue paure, gli errori del passato, le lacrime, quando ha toccato il fondo, quando è finita la relazione con Francesco Renga. Mentre la rivista Chi pubblica le foto di Allegri con la nuova compagna la Angiolini è andata già oltre ma non dimentica nulla, semplicemente ogni volta riesce a riemergere più forte di prima. “Io che rinasco sempre” così la presenta Vanity Fair e ancora una volta la sua intervista è da leggere dall’inizio alla fine.
Ambra Angiolini: Ce l’ha fatta di nuovo nonostante gli errori di valutazione
“Non ho bisogno per forza di un amore per stare bene, né la fine di un amore per stare male” confessa nell’intervista di copertina del nuovo numero di Vanity Fair in edicola da domani. “ll mio cuore batte a prescindere… Noi donne non sempre troviamo o offriamo l’amore della vita. Certe volte pensavi fosse amore e invece era un traghetto”.
Questa volta riesce a dire a se stessa che è stata brava. Il lavoro che la gratifica dalla radio al cinema ma c’è anche il ruolo di giudice di X Factor: “Era una vita che desideravo fare una cosa così”.
“Mi piace essere raccontata come una che sa rinascere dalle sue ceneri, più che altro sentimentali… ma l’unico vero fallimento che riconosco è la fine del rapporto con Francesco, il padre dei miei figli”.
Su Vanity Fair prosegue: “Dopo la rottura della mia famiglia sono caduta in depressione, finita nella fogna delle fogne, ed era giusto che ci finissi, perché era il passaggio dell’elaborazione di un lutto enorme. Solo da quella cosa ho dovuto risorgere, per tutto il resto non c’è nessuna resurrezione”.