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Elena Santarelli confida la lunga operazione del figlio e come ha scoperto del tumore (Foto)

Elena Santarelli ha raccontato come hanno scoperto della malattia del figlio Giacomo e dell'operazione subita pochi giorni dopo (foto)

Santarelli italia sì

E’ una gioia immensa per Elena Santarelli e Bernardo Corradi che il loro piccolo Giacomo abbia finito la chemio e le terapie, ha vinto la sua battaglia contro il tumore ma la showgirl sa di non poter gioire fino in fondo (foto). Come ha raccontato prima che suo figlio guarisse c’è la figlia di una sua amica che purtroppo non ce l’ha fatta. Valeria l’ha conosciuta durante questo durissimo anno e mezzo, e con lei la sua piccola Marzia. E’ attenta Elena Santelli ad ogni parola che dice, lo fa anche quando racconta dell’operazione del figlio e di come hanno scoperto che aveva un tumore. E’ a Italia sì che la showgirl ha raccontato quello che poteva, non vuole allarmare le altre mamme e così omette dei dettagli ma confida i momenti in cui tutto il dolore ha avuto inizio. Giacomo adesso sta bene, i dottori gli hanno detto che può tornare a godersi la sua vita, prendere il sole e non pensare più alle cure, ma restano tutti i ricordi, soprattutto per la sua mamma.

ELENA SANTARELLI RACCONTA LA TERRIBILE SCOPERTA E LA LUNGA OPERAZIONE

E’ stato con una risonanza magnetica che hanno appreso del tumore di Giacomo. A scoprirlo un bravissimo otorino a cui si erano rivolti perché pensavano che il bambino soffrisse di sinusite, ne aveva i sintomi.  “Il dottore si era allarmato perché dopo due settimane e mezzo di cure a Giacomo era successa una cosa che non voglio dire perché potrebbe mettere in allarme altre mamma a casa. Questo dottore bravissimo ha capito tutto, che non si trattava di una semplice sinusite”.

Un tumore aggressivo, raro, maligno, quello che ha colpito il figlio di Elena Santarelli che a Italia sì ha voluto raccontare una cosa mai detta prima: Mio figlio ha avuto un intervento chirurgico dopo pochi giorni dalla scoperta della malattia. Un lunghissimo intervento, durato più di 14 ore. Quei minuti non passavano mai. Ho accompagnato mio figlio in sala operatoria. Lo lasci lì, te lo addormentano davanti perché i dottori dicono che la mamma è l’ultima persona che i bambini devono vedere prima di addormentarsi con l’anestesia. E’ un dolore enorme perché io non sai se potrai rivedere tuo figlio. Quando ti chiamano dalla sala operatoria e ti dicono che è andato tutto bene, è una sensazione bellissima. Puoi rivedere tuo figlio, certo in terapia intensiva, ma la gratitudine che si prova è immensa. Io sono grata per ogni singolo sorriso e passo di mio figlio” e quello è stato solo l’inizio di un percorso pieno di dolore, di forza, coraggio e amore.



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