Simona Ventura in lacrime per i ritocchini, racconta la verità e speriamo altre prendano esempio (Foto)
Simona Ventura ha pianto per i ritocchini sul viso e racconta tutto a Belve, il programma di Francesca Fagnani (foto)
Simona Ventura aveva già confidato la sua necessità di smettere con la chirurgia estetica, con i ritocchini (foto). Ne è sempre più convinta e confessa le sue lacrime dopo l’intervista con Maurizio Costanzo. In quella occasione si rivide in tv e non si riconobbe; forse per la prima volta notava davvero la sua trasformazione. La Ventura non si riconosceva, non vedeva le emozioni sul suo volto, le espressioni a cui era abituata. Nel programma Belve condotto da Francesca Fagnani ha raccontato di aver smesso di rifarsi dopo quell’intervista, dopo quel pianto. Ormai tutte le vip sembrano non poterne più fare a meno e non solo loro, non solo chi lavora nel mondo dello spettacolo ma anche molte donne comuni. Il paragone con le altre è inevitabile, le rughe arrivano per tutte e i “difetti” di un volto non perfetto caratterizzano la persona. Che gusto c’è nel vedere la pelle liscia e tirata, le labbra più gonfie e gli zigomi alti se poi diventiamo dei mostri? Certo a qualcuna il ritocco riesce meglio ma altre non si possono guardare.
Simona Ventura non poteva infatti più guardarsi, non si riconosceva, non era lei mentre parlava con Maurizio Costanzo in tv davanti a tanti telespettatori. Meglio tardi che mai perché altrimenti il suo volto chissà quali e quante trasformazioni avrebbe subito ancora. “Ho smesso e soprattutto in faccia – ha confidato alla Fagnani – C’è stato un momento, due anni fa, quando sono andata da Maurizio Costanzo. Quando mi sono guardata mi son messa a piangere. Allora lì ho detto stop”.
Non lo rifarebbe però prima le andava bene, ha sempre fatto un po’ le cose per ribellione, confessa a Belve, poi conclude su questo argomento che deve averla messa in crisi: “In faccia sto recuperando la mia espressività, anche perché non devo fare la modella. Mi piace poter andare avanti, ho recuperato la mia espressività, anche perché voglio avere questa”. Prendiamo esempio dai suoi errori prima che sia troppo tardi.
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