Romina Carrisi Power al Costanzo Show il dolore per la sorella Ylenia e la separazione dei genitori (Foto)
Romina Carrisi Power al Maurizio Costanzo Show non risponde per pudore alle domande sulla sorella Ylenia e la separazione di Al Bano e Romina Power (foto)
E’ con la poesia che Romina Carrisi, la figlia di Al Bano e Romina Power, riesce ad esprimere al meglio se stessa, ma per arrivare a questo ha dovuto seguire un percorso di vita che l’ha fatta uscire da un periodo buio. Al Maurizio Costanzo Show Romina Carrisi ha presentato il suo libro di poesie dal titolo “Se solo fossimo altrove”, sono 60 poesie, una raccolta con cui l’autrice si esprime in modo crudo e vero. Inevitabile che Maurizio Costanzo toccasse la scomparsa della sorella Ylenia e la separazione dei suoi genitori, ma Romina non ha voluto rispondere a nessuna domanda mostrando la sua commozione e spiegando che ci sono cicatrice che non possono mai guarire. Di recente Romina Carrisi Power ha raccontato a tutti dei problemi che ha avuto con la droga e l’alcol, la dipendenza in cui si era rifugiata capendo presto gli errori commessi. Nel 1993 la separazione di Al Bano e Romina poi la scomparsa di Ylenia, la più piccola delle Carrisi aveva solo sette anni ma tutti gli occhi addosso. Non è cresciuta come le altre bambine, non poteva farlo. Crescendo voleva solo essere un’attrice ed è andata in America anche per questo.
“Sono tornata in Italia a gennaio, dopo sette anni a Los Angeles. Inizialmente mi sono trovata bene lì. Mi serviva, era un luogo dove non avevo radici. Non conoscevo nessuno, non avevo amici e avevo proprio bisogno di rinascere e di stare bene con me stessa”.
Quando da Costanzo arriva la domanda sui suoi genitori e poi su Ylenia, Romina Carrisi risponde: “Non ne parlo per una sorta di mio pudore. I giorni passano ma il dolore resta. Ci sono alcune cicatrici che non si rimarginano”. Ricordando Ylenia si è commossa e ha aggiunto: “Secondo me se n’è parlato talmente tanto. Anche se sono passati tanti anni, il dolore rimane”. Spesso si pensa che i vip vivano il dolore in modo diverso dagli altri dimenticando che se possibile per loro è anche più difficile proprio perché “perseguitati” dalla curiosità della gente, dai paparazzi, da tutti.