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Emanuela Aureli, il suo menù di Natale e le altre tradizioni

Come sarà il Natale di Emanuela Aureli, l'attrice racconta tutto in un'intervista

Emanuela Aureli da anni affascina il pubblico con la sua simpatia, la semplicità, la bravura in ogni suo progetto. Imitatrice, attrice e coach di Tale e Quale Show Emanuela Aureli in un’intervista al settimanale In Famiglia ha parlato di come sarà il suo Natale, del menù scelto, il più tradizionale di tutti, dei desideri da realizzare ma anche delle sofferenze del passato. La Aureli ha 43 anni è felice con la famiglia che ha voluto con tutto l’amore possibile; sposata con Sergio Di Folco e mamma di Giulio, nato a dicembre del 2015. Questo Natale il piccolo avrà due anni e con un bambino in casa la magia non manca in quei giorni. L’attrice trascorrerà il Natale in famiglia, tutto all’insegna della tradizione, con i parenti del marito e con i suoi.
“Lo passerò secondo tradizione, starò in famiglia: con la mia e con quella di mio marito, a Rocca D’Arce, in Ciociaria. Il menu sarà tradizionale: lasagne, pollo con le patate e dolci tipici umbri come il Pan Pepato. Ma non mancheranno panettone e pandoro. Non cucinerò io, non sono brava in cucina!” ha raccontato nell’intervista aggiungendo: “Rispetto all’anno scorso, quando Giulio era ancora in fasce, oggi richiede continue attenzioni. Vuole giocare, vuole curiosare, vuole essere sempre in relazione con noi. E poi naturalmente vuole tante coccole dalla mamma e dal papà. Aspetta Babbo Natale ma aspetta di più la Befana, per i dolcetti”. Emanuela vorrebbe un altro figlio ma sa che Dio gli ha già regalato il piccolo Giulio e una gravidanza serena. Non le va di chiedere altro, non è più una ragazzina. “La ricetta per mantenere vivo il matrimonio è vivere bene insieme, condividere tutto, dalle piccole alle grandi cose. E poi è importante cercare di spalleggiarsi sempre a vicenda, camminare insieme e guardare nella stessa direzione” ha confiato la Aureli aggiungendo che è fortunata perché l’unico evento doloroso risale a quando aveva 15 anni: “Per me la parola dolore è connessa alla parola malattia. Ho passato un momento brutto 15 anni fa quando mio padre si ammalò di tumore alla prostata. Lì ti devi armare di coraggio e di forza per darla anche alla tua famiglia. Quella è stata un’avvisaglia, che fa capire quanto sia importante vivere ogni giorno al meglio, senza soffermarsi troppo sulle frivolezze”.



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