Michelle Hunziker accusata dal suo ex agente, l’avvocato Bongiorno la difende
Michelle Hunziker tempo fa aveva denunciato i ricatti del suo ex agente, adesso è lei ad essere in attesa di giudizio. La difesa dell'avvocato Giulia Bongiorno
Nei giorni scorsi avevamo riportato la notizia che Michelle Hunziker e Max Laudadio erano stati rinviati a giudizio dopo che la procura di Rimini aveva chiesto per la showgirl sei mesi di prigione e per l’inviato di Striscia la notizia un anno e quattro mesi. A denunciarli Rodolfo Mirri per diffamazione. Lui è l’ex agente di Michelle Hunziker, parliamo dei tempi in cui la conduttrice e showgirl svizzera non era certo così nota come oggi ma iniziava il suo percorso nel mondo dello spettacolo. Dopo il servizio del tg satirico sui metodi di Rodolfo Mirri con le modelle e la denuncia di Michelle mentre raccontava di come lo aveva conosciuto, arrivano anche le parole dell’avvocato e amica Giulia Bongiorno.
Ma proseguiamo con ordine e ricordiamo cosa aveva detto tempo fa la Hunziker su Mirri: “Facevo la modella e avevo 17 anni, quando mi hanno chiamata per girare la pubblicità di intimo del marchio Roberta, che fece un bel po’ di clamore. Rodolfo Mirri mi propose di lavorare con lui, all’epoca aveva una quarantina d’anni”. Michelle prosegue: “Lui diceva di essere un grande produttore, sapeva parlare motto bene e mi disse: “Ti fare, diventare famosissima”. Il racconto continua con i ricordi: “Se vuoi continuare a lavorare con me, tu devi venire a letto con me… Insomma mi sottopose a un vero e proprio ricatto. Ovviamente non sono andata a letto con lui, nonostante abbia provato per tanto tempo a ricattarmi anche per dei lavori che mi attiravano moltissimo”. Dal settimanale Visto adesso le parole dell’avvocato a difesa della Hunziker: “Michelle ha denunciato con la sua solita forza e autenticità i ricatti di cui sono vittime molte giovani donne che entrano nel mondo dello spettacolo – ha commentato Giulia Bongiorno – E’ surreale che per questo si finisca sul banco degli imputati. Crediamo nella giustizia e non smetteremo mai di credere che il primo nostro dovere e non avere paura di denunciare”. Noi ovviamene siamo sempre dalla parte delle donne.
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