La storia siamo noi da giugno verrà cancellata dalla Rai
La trasmissione La storia siamo noi, condotta da Giovanni Minoli, verrà cancellata dal palinsesto Rai.
La Rai ha disposto la cancellazione del programma La storia siamo noi. Si tratta di una delle trasmissioni popolari della Rai che si è sempre impegnata a rendere viva la memoria degli accadimenti del passato con le testimonianze dei protagonisti e ricostruendo in maniera dettagliata i fatti con le immagini d’archivio. Il programma era in palinsesto da ben dodici anni, infatti esordì nell’ottobre del 2002, per essere cancellato ora a giugno 2013. Lo storico conduttore Giovanni Minoli, si è lasciato trapelare solo un: “No comment”. E’ stata La storia noi a trasmettere le immagini dell’attentato a John Fitzgerald Kennedy e la favola di Grace Kelly. E ancora i Papi che si sono succeduti, le stragi di mafia, l’inchiesta sul G8, l’uccisione di Ilaria Alpi, tutte le celebrazioni per i 150 anni dell’Italia. Tra l’altro la trasmissione si è anche aggiudicata, lo scorso anno a New York, il prestigioso History Makers International, considerato l’Oscar del Congresso mondiale dei produttori televisivi di storia. La motivazione fu proprio “per l’enorme impulso che ha dato alla crescita di questo genere di approfondimento televisivo in Italia”. Un successo riconosciuto anche dai numeri che riusciva a fare nonostante andasse in seconda serata, infatti ogni anno sono state trasmesse 312 ore su RaiDue e RaiTre, di cui 52 seconde serate; 1.460 ore su Rai Storia. Il pubblico televisivo, in questa dozzina di anni, ha seguito sempre con lo stesso interesse temi diversi, con picchi di share del 18%. Tra l’altro il costo medio orario di questa trasmissione è di 25mila euro, vale a dire molto meno della metà degli altri programmi che la Rai trasmette in seconda serata. La direzione generale della Rai ha così commentato: “ Il budget previsto è stato speso, quindi l’esperienza è finita. È chiaro, però, che il rapporto della Rai con la cultura e la storia continuerà su Rai Educational grazie alla direttrice Silvia Calandrelli e ai nuovi progetti in cantiere, come l’appuntamento condotto da Paolo Mieli e il programma dedicato alla Prima guerra mondiale, che sarà trasmesso anche in HD.” L’azienda prosegue rassicurando i lavoratori della trasmissione:” Per quanto riguarda le persone che lavoravano con Minoli, si stanno riposizionando nelle varie strutture dell’azienda. Minoli era già in pensione per raggiunti limiti d’età, gli era stato fatto un contratto per curare gli eventi legati all’Unità d’Italia. Non è escluso che in futuro la sua esperienza non possa portare a nuove collaborazioni come autore”.