Rissa in piazza tra ragazze, lo annunciano su Facebook
Ragazze adolescenti programmano una rissa in piazza e la rendono nota tramite Facebook: accorrono un centinaio di spettatori
Ragazze adolescenti programmano una rissa in piazza, e lo annunciano su Facebook, così accorrono numerosi spettatori. E’ anche questo il potere dei social network, in un periodo storico in cui i giovani lo utilizzano come principale mezzo di comunicazione e condivisione. Così, due gruppi di ragazze adolescenti hanno ben pensato di programmare una rissa tra loro, rendendola nota su Facebook. E’ accaduto a Trieste, dove le giovani fanciulle si sono sfidate, in piazza Oberdan, di fronte a numerose persone accorse per assistere alla lite, che è avvenuta senza esclusione di colpi. Dunque, nel pomeriggio dello scorso mercoledì 27 febbraio, all’ora prestabilita e nel posto deciso, le ragazzine si sono presentate puntuali, e insieme a loro un centinaio di spettatori. Alcuni passanti, notando l’anomalia della situazione, hanno avvertito chi di dovere. L’episodio è grave, tanto da richiedere l’apertura di un’indagine da parte della Procura dei minori. Ad indagare sul caso, sarà anche la Polizia Postale, visto il mezzo di comunicazione utilizzato dalle ragazzine per programmare la lista, cioè il social network Facebook.
Dunque, tramite i social network è possibile fare tutto. L’episodio che vede coinvolte queste ragazze adolescenti, dà un’indicazione sociale sul modo di ragionare dei giovani d’oggi. Tramite il social network, in questo caso Facebook, è possibile ottenere consensi, anche per atti di questo tipo. Non solo le minorenni hanno programmato in modo indisturbato una rissa, ma hanno trovato anche persone pronte a dar loro “man forte”, presentandosi addirittura nel luogo dell’appuntamento, come se si trattasse di uno spettacolo. A stupire è il fatto che, le giovani ragazze, abbiano compiuto il tutto alla luce del sole, sia tramite il social network facebook, sia in piazza Oberdan, in pieno giorno.
Com’è possibile che accada tutto questo? E’ cambiata la generazione, o è solo colpa dei social network?