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Festa di compleanno si trasforma in terrore: l’invito era su Facebook

Una ragazzina di sedici anni su Facebook invita alla sua festa di compleanno i suoi amici ma dimentica di rendere privato l'evento: 4.000 ragazzi trasformano la festa in terrore

Tramite Facebook creiamo eventi, invitiamo amici, e se si tratta di una manifestazione l’evento è pubblico e permettiamo ai nostri amici di estendere l’invito agli amici degli amici e così via. M questa volta l’invito non doveva essere esteso, doveva restare privato essendo la festa dei sedici di una ragazzina di Bruxelles.

La festa ci ha messo poco a diventare una sommossa perché l’invito che la festeggiata aveva rivolto ai suoi amici era stato poi inoltrato a circa 20.000 persone. Il luogo in cui doveva svolgersi la festa di compleanno era ad Haren, una cittadina del nord dell’Olanda che conta solo 18.000 residenti.

Ovvio e per fortuna non tutti i falsi invitati si sono recati alla festa, ma con gran stupore di tutti quasi 4.000 ragazzi hanno raggiunto Haren e non tutti per fare gli auguri alla sedicenne che involontariamente ha dato il via ad una sequenza da paura.

Quando le forze dell’ordine si sono resi conto che c’era qualcosa che non andava sono stati schierati centinaia di poliziotti. Al principio la situazione sembrava calma, poi qualcuno dei presenti ha iniziato ad agitarsi, forse scontento di non aver trovato nessuna festa.  La festeggiata aveva dimenticato di specificare che la sua festa di compleanno era e doveva restare un evento privato, e migliaia di ragazzi si sono ritrovati ad Haren senza uno scopo preciso.Ad un certo punto della serata alcuni di loro non hanno trovato di meglio da fare che incendiare auto, infrangere numerose vetrine di negozi e gran parte della segnaletica stradale. Mentre i poliziotti erano in assetto anti sommossa, i cittadini erano terrorizzati. Solo dopo qualche ora la polizia è riuscita a riportare la calma, non dopo aver fatto soccorrere trenta persone rimaste contuse in seguito agli scontri, ed avere fermato una ventina di ragazzi.

Alle prime luci dell’alba gli altri giovani hanno tranquillamente lasciato la cittadina, lasciando a quella serata il nome “Progetto X”, come il film che narra la storia di alcuni ragazzi che tramite Facebook organizzano una festa privata che poi sfugge al loro controllo.



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