E’ polemica per le chiacchiere di Iginio Massari vendute a 100 euro al chilo
Paghereste delle chiacchiere 100 euro al chilo? Non è uno scherzo di carnevale ma il costo dei dolci nelle pasticcerie di Iginio Massari. La polemica è servita
Le chiacchiere di Carnevale di Iginio Massari sono finite al centro di un’accesa discussione sui social e nel mondo della pasticceria. Il celebre maestro pasticcere, noto per la sua eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, ha messo in vendita le sue chiacchiere al prezzo di 100 euro al chilo, scatenando reazioni contrastanti tra utenti e colleghi del settore.
Le chiacchiere di Iginio Massari: prezzo elevato o giusto valore della qualità?
Non è la prima volta che il nome di Massari viene associato a prezzi elevati per i suoi dolci, ma questa volta la cifra ha suscitato un dibattito acceso. Da un lato, i suoi sostenitori difendono la scelta del maestro, sottolineando l’uso di ingredienti selezionati, la lavorazione artigianale e il brand di lusso che Massari rappresenta. Dall’altro, c’è chi considera il prezzo eccessivo, soprattutto per un dolce tradizionale che in altre pasticcerie costa una frazione del prezzo.
Sui social, la polemica si è rapidamente diffusa: molti utenti hanno espresso stupore e indignazione, paragonando il costo delle chiacchiere di Iginio Massari con quello di altri prodotti di alta pasticceria e perfino di beni di consumo di lusso. “A questo prezzo, devono essere fatte d’oro!”, si legge tra i commenti ironici su X (ex Twitter) e Instagram.
La risposta dei pasticceri e degli esperti del settore
Anche tra i professionisti del settore la notizia ha fatto discutere. Alcuni pasticceri hanno criticato apertamente il prezzo, sostenendo che un costo così elevato non sia giustificabile, nemmeno con la qualità degli ingredienti e la fama del maestro. Altri, invece, vedono in questa operazione una strategia di marketing ben precisa: posizionare il prodotto in una fascia premium, destinata a una clientela disposta a pagare per l’eccellenza e l’unicità del marchio.
Il diretto interessato, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma chi conosce il suo lavoro sa che la sua filosofia è sempre stata quella di puntare sulla perfezione assoluta, senza compromessi.
“Bisognerebbe partire dal concetto di cibo, capire davvero cos’è. Sicuramente è nutrimento, tradizione e naturalmente convivio, specie per una festa così popolare come il Carnevale. Non stiamo parlando di abiti di lusso, ma di cibo. Gli abiti di lusso hanno un valore intrinseco legato al marchio e se ne può fare a meno. Il cibo, invece, è essenziale” ha detto lo chef Guido Mori a Repubblica. Il prezzo delle chiacchiere può variare dai 20 ai 50 euro al chilo, in base alla tipologia nelle pasticcerie più raffinate mentre al supermercato si possono trovare anche a un costo di 5 euro al chilo.
“Le chiacchiere non sono il tartufo, e quando il prezzo si discosta troppo dal costo delle materie prime, si esce dal concetto di alimento” ha detto lo chef a Repubblica, non concordando dunque sul prezzo delle chiacchiere di Iginio Massari.
Il mercato del lusso nella pasticceria
Questa vicenda solleva una questione più ampia: esiste un limite al prezzo che si può chiedere per un prodotto artigianale? Nel mondo della moda e della ristorazione di lusso, cifre elevate sono accettate senza troppe polemiche, mentre in pasticceria suscitano ancora dibattito. Tuttavia, il mercato sembra premiare chi sa distinguersi non solo per la qualità, ma anche per l’esclusività.
Le chiacchiere di Iginio Massari continueranno a far discutere, ma una cosa è certa: la sua pasticceria non conosce crisi e il dibattito, seppur acceso, non farà altro che alimentare la curiosità di chi vuole assaggiare un prodotto firmato dal maestro della pasticceria italiana.