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Struggente l’addio di Gianluca Vacchi al suo cane: “ci hai detto addio lasciandoci un vuoto incolmabile”

Un addio pieno di dolore e amore immenso quello di Gianluca Vacchi al suo meraviglioso cane

gianluca vecchi cane

C’è chi non riesce a parlare del proprio dolore per giorni come è successo a Gianluca Vacchi che ha atteso una settimana prima di raccontare quanto era importante per lui suo cane, il suo Gordo. Era un meraviglioso Labrador che adesso non c’è più e Gianluca Vacchi gli ha dedicato un post pieno d’amore. Tante le foto, tanti i video con il cane che è arrivato nella sua vita grazie a Sharon. Nella notte tra lunedì e martedì scorso il cane di Gianluca Vacchi è morto, adesso è un angelo ma lo era già nella vita. Chi ha un cane sa cosa significa ma ci sono alcuni cani che sono davvero speciali. Per lui era come un figlio, il suo primo figlio, è stato quel meraviglioso cane a fargli capire che essere genitori è una opportunità che regala Dio per conoscere una forma di amore profondo e superiore.

L’addio di Gianluca Vacchi al suo cane è struggente

Gianluca Vacchi è distrutto dal dolore, ammette che non sa come farà senza di lui, perché il suo cane c’era sempre, perché gli ha dato così tanto, gli ha insegnato così tanto che adesso la mancanza è un vero malessere.

C’è chi dirà che Vacchi esagera ma basta guardare il post che gli ha dedicato, il video che ha pubblicato su Instagram per il suo Gordo per capire un pezzetto di quell’amore.

Il video dedicato a Gordo

E’ stata Sharon a portarlo nella sua vita, è stato quel meraviglioso cucciolo a fargli capire cos’è l’amore incondizionato. In aereo, accanto al letto, sul divano, nelle corse sul prato, nei giochi in casa, con la sua bimba, con Sharon, sempre al suo fianco, quel meraviglioso Labrador c’era sempre e oggi non c’è più.

Sei stato un figlio per me, il primo, ti ho amato immensamente e hai riempito ogni secondo della mia vita con il tuo amore profondo e il tuo sguardo sempre in attesa. Grazie per tutte le notti in cui ascoltando una variazione del mio respiro o del mio tono di voce scendevi dalla tua poltrona accanto al mio letto e venivi a mettermi la zampa addosso fino a quando non mi vedevi calmare. Grazie amore mio per essere il mio supporto emotivo, il primo interlocutore della mia anima, sì, perché tu la sentivi come nessun altro…. Mi costa, mi fa male e rifiuto con tutta la mia forza l’idea di immaginare una vita senza di te e senza il rumore della tua coda che si animava appena aprivamo gli occhi la mattina. Non so come farò amore mio, figlio mio, angelo mio… forse chiudendo gli occhi e immaginando la tua zampa e il tuo sguardo amorevole fino a quando non si calmerà ogni ondata di dolore che mi attacca e mi attaccherà

Un dolore davvero immenso: “Ciao Gordo, per sempre sarai vivo nei nostri cuori e fino a quando non ci incontreremo di nuovo, guarderò la tua poltrona ogni volta che mi sveglierò di notte e lentamente le lacrime si trasformeranno in un dolce sorriso. Ti amo… Papà”.

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