“Effetto Fedez” sulle donazioni di sangue: l’Avis rende noti i numeri e ringrazia
Ottimi i numeri delle donazioni di sangue dopo gli appelli di Fedez: l'Avis ringrazia
Sono bastate poche parole e poi una intervista sul Corriere della sera per fare molto di più di quello che ci si poteva aspettare. Oggi si parla di “effetto Fedez” e all’Avis, sono tutti più che facili di quanto accaduto. Anche dalle situazioni peggiori possono nascere dei fiori, ed è proprio quello che è successo dopo i problemi di salute di Fedez. Il cantante aveva ringraziato tutti i donatori di sangue, subito dopo l’uscita dal Fatebenefratelli di Milano. Aveva spiegato che senza le donazioni, lui non sarebbe vivo, visto che ha perso metà del suo sangue e ha avuto bisogno di due trasfusioni.
Poi nell’intervista al Corriere della sera ha ribadito tutta la sua volontà nell’aiutare l’Avis, rilanciando sui social ( dove è seguito da oltre 13 milioni di persone) l’appello a donare. E le sue parole hanno avuto un effetto immediato, come conferma anche l’Avis che diffonde i numeri della domenica. Di solito le donazioni sono basse ma questa domenica, ci sono stati numeri importanti. Un grazie speciale a Fedez, per le sue parole e per aver rilanciato sul suo profilo, anche gli appelli dei volontari Avis.
Boom di donazioni di sangue dopo l’appello di Fedez
A tre giorni da quell’impegno, rilanciato anche sui suoi canali social, le richieste per poter donare sangue sono letteralmente schizzate. Ieri a Milano, tra le 7,30 alle 11,30, oltre un centinaio di persone si sono messe in coda davanti alla sede Avis di Largo Volontari del Sangue per sottoporsi alla visita e al prelievo necessari per poter donare. «In genere in una domenica normale — spiega il presidente di Avis Lombardia, Oscar Bianchi — le richieste non sono più di dieci. Questa volta parliamo di dieci volte tanto». Numeri davvero importanti, che dimostrano come gli influencer o comunque le persone molto seguite sui social, possano fare davvero tanto anche per il sociale.
Dall’Avis fanno notare che si tratta di ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni, che sono arrivati in ospedale, proprio dopo aver visto gli appelli lanciati da Fedez. Non solo a Milano e non solo in quel centro. I numeri di domenica 8 ottobre sono stati importanti in tutta la Lombardia ma in generale anche nel resto di Italia. «Ci auguriamo — ha detto ai giornalisti Bianchi — che non sia un fenomeno occasionale e che le persone che in questi giorni si stanno presentando nelle nostre sedi, chiaramente quelle che risulteranno idonei, da domani diventino dei donatori periodici».
Fedez dal canto suo si è impegnato con l’Avis e ha detto che accenderà una luce importante sulla questione, continuando a invitare chi lo segue, e non solo, a donare il sangue. Vuole fare qualcosa di concreto e immaginiamo che nelle prossime settimane, una volta tornato in forze, avrà altre idee per aiutare l’Avis e tutti i donatori di sangue.