Roberta Bruzzone denuncia Santamaria? “Potevano chiamarmi e avremmo chiarito”
Roberta Bruzzone è pronta ad agire legalmente contro Claudio Santamaria dopo il post sull'audio privato
Roberta Bruzzone non abbassa la testa dopo il lungo post di Claudio Santamaria, quello in cui l’attore sputa tutta la sua rabbia contro la criminologa. La Bruzzone sarebbe colpevole di avere detto in privato a qualcuno che non credeva all’aborto di Francesca Barra ma non si mai permessa di dire questa cosa in pubblico. Invece, nel momento in cui Claudio Santamaria è venuto a conoscenza di questo audio ha rivelato a tutti il pensiero di Roberta Bruzzone. Risultato: sembra che adesso la criminologa abbia intenzione di denunciare l’attore e spiega il motivo. Avrebbe di certo preferito risolvere la questione in privato, bastava una telefonata o un messaggio e avrebbero chiarito tutto subito. La Bruzzone spiega con molto schiettezza che a tutti capita di esprimere un pensiero negativo su chi non si apprezza molto e con persone con cui si chiacchiera in modo amichevole. A questo punto chi ha sbagliato di più? Dopo l’accusa di Santamaria contro la Bruzzone adesso è lei ad avere il coltello dalla parte del manico.
E’ scontro tra Roberta Bruzzone e Claudio Santamaria
“Mi spiace che Francesca Barra e Claudio Santamaria, pur mostrandosi pienamente consapevoli che si “tratta della divulgazione (di cui ovviamente non sono io la responsabile) di audio provenienti da una chat privata (con Mirko Zeppellini emme team che risale a 4 anni fa) come parte integrante di una inquietante campagna persecutoria organizzata ai miei danni da Mirko Zeppellini Emme team, anziché contattarmi direttamente si siano prestati ad alimentare la campagna d’odio nei miei confronti (ben consci che io non ho nulla a che fare con la diffusione di tali audio privati) solo perché, privatamente e riservatamente, ho espresso la mia disistima per entrambi in tale frangente” scrive la Bruzzone che prosegue ancora più dura.
“Disistima che quanto ho avuto modo di vedere oggi non fa che aumentare. Chissà quanti di voi in privato si esprimono in maniera tagliente verso chi non prova particolare simpatia. Ritengo sia una pratica molto molto diffusa – aggiunge – Quindi questa levata di scudi puzza di ipocrisia lontano un miglio. Contribuire ad una campagna persecutoria è ben altra cosa. Forse a qualcuno è bene spiegare la differenza nelle debite sedi”. Non soddisfatta spiega altro in un commento di risposta “Potevano chiamarmi e avremmo chiarito rapidamente. Hanno fatto altro e ognuno risponde delle proprie azioni”.