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Cristiano Ronaldo parla tutti i giorni col figlio morto, in casa le sue ceneri

Cristiano Ronaldo confida dove tiene le ceneri di suo figlio, è un dolore che non andrà mai via

cristiano Ronaldo figlio morto

Le ceneri di suo figlio sono con lui, Cristiano Ronaldo in lacrime racconta della perdita, del dolore che non andrà mai via. Con suo figlio nato morto, con il gemellino della dolcissima Bella, il calciatore portoghese parla tutti i giorni. Il momento più difficile per lui è stato dirlo ai fratellini di Angel, questo il nome che hanno scelto per il piccolo, un angelo volato in cielo. Ronaldo piange davanti alle telecamere, ricorda la domanda dei suoi figli al ritorno a casa della loro mamma dopo il parto. Con lei aveva solo Bella, dov’era l’altro bambino? CR7 lo racconta a Piers Morgan, confessa che non passerà mai, che dopo 6 mesi è davvero difficile parlarne.

Ronaldo, i messaggi dall’aldilà

Angel è morto durante il parto ma lui e Georgina Rodriguez hanno voluto tenere le ceneri, hanno voluto fosse sempre in casa con loro. Le sue ceneri sono con me, come il mio papà, sono qui in casa. È qualcosa che voglio tenere per il resto della mia vita e non le getterò nell’oceano o nel mare. Continueranno a stare con me. Sono accanto a mio padre. Ho una piccola chiesa al piano di sotto, una cappella, e ci tengo mio padre e mio figlio”.

Con loro parla sempre e sente che sono sempre dalla sua parte: Sapete, mi aiutano a essere un uomo migliore, a essere una persona migliore, a essere un padre migliore. Sono davvero orgoglioso dei messaggi che mi mandano, specialmente mio figlio”.

Ricorda il giorno in cui ha preso da parte il primogenito, Cristiano Junior, gli ha detto del fratellino. Ha dovuto farlo e dopo un po’ l’ha detto anche ai più piccoli, Eva e Mateo che hanno 5 anni e Alana Martina che ne ha solo 4. “Un giorno eravamo a tavola, era passata una settimana, e decidemmo che era arrivato il momento di essere onesti anche con loro: ‘E’ in paradiso’ gli raccontammo. Ma fa ancora parte della nostra vita. I piccoli ogni tanto mi dicono ‘Papà, lo abbiamo fatto per Angel’, puntando al cielo. La sua morte mi ha portato ad essere ancora più vicino ai miei figli, essere più padre, più tenero”.

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