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Giorgia Soleri dopo ore di pianto: “Pensateci due volte la prossima volta”

Alle critiche Giorgia Soleri risponde con le lacrime ma la sua è una provocazione

Giorgia soleri dolore

Giorgia Soleri si è ritrovata di nuovo al centro di una polemica, sommersa dalle critiche di chi non riesce a capire come farà a partecipare a Pechino Express con le sue malattie. Cattiverie dietro cui si nasconde da parte di molti la diffidenza nei confronti della Soleri, certi che lei mente, che in realtà sta bene, non ha alcun problema di salute, altrimenti sarebbe rimasta a casa. C’è da inorridire leggendo sui social i commenti di chi invece di sostenerla l’ha aggredita. “Come ha potuto accettare l’invito al programma?”, “Come è possibile fare un’esperienza così dura con l’endometriosi?”. 5 malattie invalidanti e Giorgia Soleri diventa una concorrente del reality show più duro, l’accusa è quella di spettacolarizzare la sua malattia, di mentire. C’è anche chi l’ha difesa ma alla fine è lei che non si nasconde mai e che trova il modo per dire tutto senza far mancare la provocazione.

Giorgia Soleri: “Sono io settimana scorsa dopo 2 ore di pianto”

Dolore e forza, ricoveri, interventi, disperazione e poi ancora forza, Giorgia Soleri racconta tutto e non lo fa solo per se stessa. Dopo le nuove critiche decide di mostrare il suo volto dopo ore di pianto. “Questa sono io settimana scorsa, dopo 2 ore di pianto perché ancora non riesco, fatico e arranco ad accettare l’ultima diagnosi. Forse così sembro abbastanza depressa, ma sicuramente in cerca di attenzioni” il volto con il mascara scivolato via con le lacrime.

Poi un altro scatto e altre lacrime al convegno di Ferrara sulle malattie croniche invisibili, giovedì scorso: “Ero una delle relatrici e non sono riuscita a trattenermi nemmeno davanti a 300 studenti”.

E ancora Giorgia Soleri sul red carpet, Giorgia Soleri che ride con le amiche, la sua vita non è solo dolore e malattia ma anche forza, voglia di vivere. “Pensateci due volte la prossima volta che vi viene voglia di sindacare sul dolore altrui e se la voglia non vi passa nemmeno pensandoci, non preoccupatevi ma chiamatemi pure: vi prendo a calci in c*lo e poi vi dico che siete esagerati”.

 

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