Ambra Angiolini: “Vorrei che questa giornata venisse cancellata per sempre”
Il 25 novembre dovrebbe essere una data come tante e non la giornata contro la violenza sulle donne. Ambra Angiolini sottolinea che è vergognoso dovere ricordare di combattere
Il 25 novembre è la giornata contro la violenza sulle donne ma per Ambra Angiolini e tante altre donne è assurdo dovere avere una data per ricordare di combattere. L’amore per le donne, la difesa delle donne soprattutto da parte degli uomini dovrebbe essere un fatto naturale. L’appello di Ambra Angiolini è rivolto proprio agli uomini, non ne vede molti scendere in campo il 25 novembre o gli altri giorni. Si riferisce a quegli uomini che sa bene che difendono e proteggono le donne, vorrebbe che la rivendicazione fosse più maschile, perché quella femminile è ovvia. Le parole dell’attrice sono come sempre dirette. Il rischio è che il 25 novembre sia per troppi uomini una “festa delle donne”.
Ambra Angiolini sulla giornata contro la violenza sulle donne
“Volevo dire una cosa riguardo alla giornata che viviamo oggi, una giornata che dovremmo cancellare perché non dovrebbe esistere una giornata che ci ricorda di combattere per fermare la violenza degli uomini sulle donne. Di alcuni, ancora troppi, uomini, sembra diventata una sorta di festa delle donne, qualcosa che dobbiamo rivendicarci da sole: tante iniziative di donne difese da donne e denunciate da donne – non è la prima a chiederlo – Vorrei che fosse invece una rivendicazione più maschile, vorrei veder scendere in piazza quegli uomini che so già che difendono le donne, che le proteggono, che non le toccherebbero mai e che non capiscono certe forme di violenza da parte dei loro simili – ha concluso – Sarebbe tanto importante sentire le voci maschili in questa giornata. E poi sarebbe tanto importante che questa giornata venisse cancellata per sempre, perché è una giornata vergognosa, visto che ci dobbiamo ricordare di questo”.
In tante oggi hanno espresso il loro pensiero ma non basta. Francesca Michielin è andata oltre: “La violenza sulle donne è un problema cronico e radicato che riguarda TUTTI, non solo l’ambito domestico e personale, non solo i “soggetti violenti”: riguarda la società, la nostra idea di civiltà, e, soprattutto, l’educazione dei nostri figli”. Tutti dovrebbero fare un passo avanti.