Sharon Stone chiede di pregare per sua madre che ha avuto un altro ictus
Sharon Stone chiede aiuto ai suoi follower, chiede preghiere per sua madre che sta male
Ancora una volta Sharon Stone chiede aiuto ai suoi follower, chiede preghiere per sua madre. Crede nella potenza del bene, nella forza delle preghiere, ha paura per sua madre che ha avuto un altro ictus. E’ ancora troppo recente il dolore che ha colpito la famiglia dell’attrice, la morte del nipotino avvenuta all’improvviso. Anche in quel caso così disperato e drammatico la Stone chiese aiuto ai suoi fans, chiese a tutti di pregare, era l’unica speranza che aveva per vedere di nuovo il suo nipotino in piedi. Poco dopo diede la notizia che il piccolino era in cielo. Oggi Sharon Stone è in ansia per la sua mamma, anche lei ha avuto un ictus anni fa.
La madre di Sharon Stone colpita da un secondo ictus
E’ su Instagram che arriva la sua richiesta di aiuto, di preghiere: “Pregate per mia mamma, ha avuto un altro ictus”. Dorothy Marie ha 87 anni. “Stasera ha avuto un altro ictus acuto” scrive l’attrice 63enne. La foto della mamma, un cuore, la richiesta di pregare, sono ore difficili queste per la Stone che attende e spera che sua madre possa riprendersi.
La Stone sa bene cosa sua un ictus, lei stessa bel 2001 ha rischiato la vita per lo stesso motivo. Ne ha parlato nel suo libro The Beauty of Living Twice uscito lo scorso marzo. La prima copia l’ha regalata proprio alla sua mamma. Sharon Stone ha raccontato che dopo il grave aneurisma che l’aveva colpita era stata ricoverata d’urgenza e sottoposta a un delicato intervento, poi è stato necessario un lungo percorso di riabilitazione.
“Mia madre ha avuto un ictus, mia nonna ha avuto un ictus, e io ho avuto un ictus enorme e un’emorragia cerebrale durata nove giorni. Non smetterò mai di ringraziare tutti i medici che mi hanno salvato la vita. Dopo essere sopravvissuta, fui costretta a ricominciare da zero, nel vero senso della parola. Dovevo imparare di nuovo a fare cose elementari, come camminare, parlare e scrivere” ma la sua paura più grande era perdere la custodia del figlio.