Paola Ferrari risponde piccata alle frecciate di Galeazzi: “criticata perchè ho invaso il mondo degli uomini”
Dopo le critiche arrivate da Giampiero Galeazzi, Paola Ferrari decide di rispondere: le sue parole
“Non ne sentirò molto la mancanza. Ci ho lavorato parecchio insieme. Ultimamente era molto migliorata. È sempre stata troppo invadente. Monopolizza lo spazio, ha prevaricato il suo ruolo. Prima non si preparava, ora ha imparato a farlo“ aveva detto Giampiero Galeazzi qualche giorno fa, subito dopo la notizia dell’addio di Paola Ferrari alla Rai ( che non arriverà nei prossimi mesi ma dopo i mondiali). Il giornalista sportivo senza peli sulla lingua aveva quindi detto che cosa pensava della sua collega che poche ore fa via social, ha deciso di replicare.
In questi lunghi anni di attività la Ferrari di critiche ne ha dovute contrastare e anche a bizzeffe. Travolta spesso da ondate di odio sui social ( come è successo anche durante gli Europei) la giornalista ha sempre cercato di rispondere a modo suo, a volte riuscendo nell’intento, in altre occasioni peggiorando la situazione. E anche questa volta decide di rispondere, con un messaggio diretto per Galeazzi.
La risposta di Paola Ferrari alle critiche di Giampiero Galeazzi
La giornalista sportiva poche ore fa ha postato sui social questa immagine che la ritrae al fianco di Galeazzi e ha scritto: “Giampiero, io sento la tua mancanza. Sei stato un Maestro per me. Hai ragione :sono stata invadente . Ho voluto invadere il vostro mondo di uomini che consideravano il calcio loro territorio . E sono fiera di averlo fatto.”
Ancora una volta quindi la giornalista rivendica la sua lotta anche contro i suoi stessi colleghi, quelli che per anni hanno pensato che una donna non potesse commentare le partite di calcio, essere una esperta di sport e avere un posto di primo piano anche nei programmi dedicati agli sport.
Sui social c’è da dire che i commenti si dividono, c’è chi fa notare alla Ferrari che è stata una grande professionista e chi invece evidenzia che forse le critiche sono arrivate non perchè donna, ma perchè poco capace nel suo lavoro.