Il figlio di Lando Buzzanca risponde alle accuse della giovane compagna dell’attore
Massimiliano Buzzanca, il figlio di Lando Buzzanca, risponde alla compagna dell'attore, alle sue accuse
Lando Buzzanca è stato ricoverato in ospedale dopo una caduta in casa. E’ stata Francesca Della Valle, la sua giovane compagna, a riferire l’accaduto al settimanale Oggi, ma Massimiliano Buzzanca, figlio dell’attore ha un’altra versione dei fatti. Non ci sono buoni rapporto tra Francesca Della Valle e i figli di Buzzanca, nessuna novità, ma Massimiliano smentisce tutto e al Corriere della Sera racconta che non è vero che i familiari hanno posto delle limitazioni, non è vero che hanno tolto il telefono a Lando. Prima di tutto c’è da chiarire la dinamica dell’incidente, se Lando Buzzanca è caduto a causa di una emorragia celebrale o il contrario. L’attore il giorno precedente aveva ricevuto la prima dose del vaccino ma sembra sia escluso qualsiasi collegamento.
COME STA LANDO BUZZANCA?
Poco più di un mese fa un incidente in casa ed è Massimiliano a raccontare cosa è accaduto: “Quella mattina di un mese fa sono stato chiamato da Elena – che è la collaboratrice domestica di Lando – lei lo aveva trovato a terra in camera da letto. Sono corso da lui e ho subito chiamato la guardia medica che mi ha messo in contatto con il 118. Ho avvisato i miei parenti stretti e siamo andati tutti al Santo Spirito ma, per il Covid e per le precarie condizioni del ricoverato, siamo stati tutti allontanati”.
Massimiliano spiega che voleva lasciare il cellulare al padre ma che il medico presente gli ha fatto capire che era sbagliato. “Papà ha bisogno di stare tranquillo, rilassato e avremmo voluto mantenere un po’ di privacy sull’accaduto” si riferisce a Francesca che ha invece reso tutto pubblico.
“Comunque né io, né gli altri familiari abbiamo messo limiti, se non quelli imposti dai medici e, come tutti noi, Francesca ha potuto vedere papà dalla ‘finestrella’ della sua stanza: di più non si può fare date le sue condizioni. Mi dispiace per questa sua eccessiva reazione, non c’era bisogno di sollevare tanto clamore e poteva telefonare a noi per avere notizie”.