Serena Enardu chiede aiuto dopo l’auto incendiata ma non intende fare la vittima
Qualcuno ha incendiato l'auto di Serena Enardu, l'ex tronista di Uomini e Donne chiede aiuto a tutti
Possibile che l’auto incendiata di Serena Enardu sia legata alla ormai famosa svastica apparsa sulla torta al compleanno di un’amica? Le sorelle Enardu hanno già chiesto scusa e chiarito subito l’errore, la leggerezza con cui hanno agito mostrando quelle foto con il simbolo nazista, poi arriva la notizia di ciò che è accaduto qualche giorno fa. Serena Enardu non avrebbe voluto parlarne sui social ma la notizia della sua auto incendiata è stata pubblicata e ieri l’ex tronista di Umini e Donne ha deciso di raccontare, di spiegare, di chiedere aiuto. Non ha niente in mano che le dia la certezza che l’atto vandalico sia rivolto a lei o a quanto accaduto nei giorni scorsi, non vuole pensarci, non farà mai la vittima ma desidera che chi ha visto la aiuti a capire, a trovare la persona che ha dato fuoco alla sua macchina.
SERENA ENARDU DOPO LA SVASTICA L’AUTO INCENDIATA MA FORSE NON C’E’ NESSUN COLLEGAMENTO
“Non voglio raccontarvi quello che è accaduto, uso Instagram in linea di massima per condividere i momenti gradevoli e non mi piace fare la vittima. Se uno ci prova a farmi fare la vittima è difficile che accada ma mi preme di chiedere a chi abita in quella zona lì se in quel giorno quando quella m… che ha fatto quello che ha fatto… mi preme sapere se qualcuno ha visto qualcosa e avesse voglia e bisogno di testimoniare qualcosa può farlo in forma anonima tramite me e i carabinieri. Questo per tutale anche gli abitanti di Quartu Sant’Elena”. Serena Enardu prosegue dal suo ombrellone: “Ovviamente non ho supposto e non voglio supporre niente dell’accaduto, non ho ipotizzato se è un atto nei miei confronti o un atto vandalico. Mi piace commentare le cose quando ho delle certezze ma in ogni caso è un atto che va punito”.
Ringrazia chi è rimasto con lei e il signore che è arrivato con un estintore evitando la tragedia. Ringrazia chi subito l’ha consolata, la famiglia e chi l’ha supportata e conclude: “Detto ciò voglio ricordarvi di fare mente locale” chiede se chi ha telecamere in casa può darle una mano, chi ha visto dica qualsiasi cosa per fare luce su tutto.