Christian Jessen dopo l’attacco agli italiani va in pausa e chiede scusa
Christian Jessen chiede scusa agli italiani per le parole usate e si allontana dai social
Ha bisogno di una pausa il dottor Christian Jessen di Malattie Imabrazzanti, esce per un po’ di scena abbandonando i social ma lo fa dopo avere chiesto scusa su Twitter. Scuse arrivate dopo il duro attacco sui social, è anche per questo che immaginiamo si prenda una pausa dai social. Di certo Twitter al momento non è il posto giusto per lui, ne è consapevole così come noi lo siamo delle sue parole, non le scuse, l’attacco. Una pietra lanciata può causare un danno, il famoso dottore del noto programma ha sbagliato, magari le sue scuse sono sentite e reali ma il periodo non è dei migliori per gli italiani e per molti altri. Nel nostro Paese ci sono troppe vittime e forse solo adesso anche in Inghilterra stanno capendo che bisogna chiudersi in casa per sfuggire al Coronavirus.
PER JESSEN GLI ITALIANI STAVANO FACENDO UNA SIESTA, LE SCUSE E LA RICHIESTA DI PERDONO CI LASCIANO INDIFFERENTI
Vi ricordiamo i commenti del medico della tv sull’Italia e il Coronavirus. Passiamo invece alle scuse che al momento non ci emozionano, abbiamo altro a cui pensare.
Riferendosi alle sue parole sull’epidemia, che riguarda adesso tutto il mondo, ma prima pochi Paesi insieme all’Italia, ammette di avere sbagliato, di avere cercato di sdrammatizzare il panico ma che ha poi riconosciuto che la sua osservazione è stata irriverente e insensibile. Comprende che c’è chi si è offeso e spera che possiamo perdonarlo. “Come medico il mio lavoro è di essere onesto e di cercare di portare luce nella vita delle persone”. Assicura che i suoi pensieri sono rivolti a chi è colpito dal virus e a chi sta lavorando per aiutare tutti in questo momento difficile.
Aggiunge che non sta usando i social e che quindi non leggerà le risposte, i commenti. “Adesso non userò i social media perché sto lottando con la mia salute mentale e Twitter non è sempre il posto migliore dove trovarsi in queste circostante. Tornerò quando starò meglio”. Non c’è altro da aggiungere, abbiamo altro a cui pensare adesso.