Harry e Meghan Markle sotto accusa per il ritardato annuncio della nascita, il motivo imbarazza (Foto)
Meghan Markle ed Harry avrebbero rimandato l'annuncio della nascita del figlio Archie per un motivo ben preciso (foto)
Harry e Meghan Markle non hanno fatto in tempo a godersi la nascita del loro Archie che i media inglesi sono già pronti a puntare il dito (foto). Sotto accusa questa volta è l’annuncio della nascita di Baby Sussex; sappiamo tutti che è avvenuto in ritardo, il piccolo è nato alle prime ore del mattino, Harry e Meghan hanno fatto l’annuncio ben più tardi. I media britannici sono sul piedi di guerra, ce l’hanno con i duchi del Sussex e sono andati fino in fondo analizzando i dettagli e ipotizzando che l’annuncio della nascita di Archie Harrison sia arrivato in ritardo per catturare anche l’attenzione degli americani. Quindi si tratterebbe di un ritardo ben studiato; ricordiamo che Meghan Markle è americana e che ha festeggiato la dolce attesa in America suscitando non poche polemiche per il costo del baby shower.
MEGHAN MARKLE ED HARRY HANNO RITARDATO L’ANNUNCIO DELLA NASCITA DI ARCHIE PER FAVORIRE GLI AMERICANI
Se Harry e Meghan avessero annunciato subito la nascita del primogenito negli Stati Uniti avrebbero letto la notizia in ritardo perché era notte fonda. Si suppone quindi che i duchi abbiano voluto attendere che in America fossero un po’ tutti svegli. La notizia negli Stati Uniti infatti è arrivata in orario perfetto per loro.
A lanciare l’accusa è The Sun, in particolare Dan Wotton con un suo articolo al vetriolo: “Se stanno per buttare all’aria decenni di tradizione e usare i nostri soldi affinché la loro famiglia diventi la versione royal di Kim Kardashian e Kanye West – ha scritto nel suo articolo Wotton – allora è giusto che i media si interroghino su quell’annuncio farlocco per scoprire cosa c’è sotto”. Per i media è mancato il rispetto e l’editorialista ha proseguito: “Dunque, la prossima volta che i Duchi di Sussex invocheranno privacy, per favore ricordate che hanno già scelto quali parti delle loro vite mantenere riservate e che collaborano con i media solo quando hanno interesse a farlo”.