Valeria Graci sconvolge con un post, l’attrice di Zelig parla di una violenza subita? (Foto)
Il telefono di Valeria Graci distrutto, il suo post sulla violenza: l'attrice di Zelig parla di se stessa? (foto)
Il 25 novembre si celebra la giornata contro la violenza sulle donne ma Valeria Graci per dire basta ha pubblicato una foto e un messaggio poco chiari o forse troppo chiari. La foto di un cellulare distrutto ma lei ringrazia di essere viva e invita tutte le donne a denunciare, a non subire. E’ ciò che è accaduto davvero all’attrice comica di Zelig o Valeria Graci con questo post ha semplicemente voluto dare il suo contributo contro la violenza alle donne raccontando un episodio che purtroppo molte donne conoscono bene. “Siate più forti della paura stessa” scrive alla fine del suo messaggio rivolgendosi alle donne e invitandole ad avere la forza e il coraggio di reagire denunciando l’uomo che dice di amarle ma che in realtà le distrugge giorno dopo giorno e purtroppo anche fino alla morte. “Ho perso tutto!” grida la Grazi dal suo posto pubblicato su Instagram e si riferisce al telefono distrutto, a ciò che conteneva ma anche a tutto ciò che una donna non ha più se è nelle mani dell’uomo sbagliato e non va via. E’ lei una delle donne che ha subito violenza?
IL POST DI VALERIA GRACI SU INSTAGRAM SCONVOLGE TUTTI
Non si capisce se il suo post sia legato alla campagna “Non è normale che sia normale” contro la violenza sulle donne o se si tratta di una triste esperienza personale. “Questa è la fine che ha fatto il mio telefono… È stato frantumato in mille pezzi picchiato contro un muro schiacciato sotto i piedi e poi lanciato dal quarto piano. Ho perso tutto. TUTTO!” scrive Valeria Graci sul suo profilo social.
Poi prosegue: “Ma sono VIVA grazie a Dio. Non abbiate paura di denunciare! Anche se la paura vi schiaccia l’ansia vi opprime e siete terrorizzate come lo sono io… Siate più forti della paura stessa. Denunciate #nonènormalechesianormale #bastaviolenzasulledonne #violenzasulledonne #violenzapsicologica #25novembre”.
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