Si sposano on-line via web il matrimonio è valido, la storia di due ragazzi freschi sposi
Si sono sposati on-line la cassazione riconosce gli effetti civili del matrimonio, lei italiana e lui pachistano: tutta la storia e il lieto fine
Sposarsi oggi non è semplicissimo e non tutti lo fanno per non impegnarsi, ma che ci si può sposare on-line e con un click questo proprio ci mancava. La storia di due giovani che si sono sposati on- line senza incontrarsi ve la raccontiamo: lei infermiera 36 anni, Italiana originaria di Bologna, lui 30 anni pachistano. L’inizio di questa storia risale al 2011 quando sono iniziate le pratiche che permettevano ai due di sposarsi anche se non presenti fisicamente. Per la ragazza sarebbe stato impossibile per motivi personali raggiungere il Pachistan e il ragazzo non avrebbe potuto farlo per motivi burocratici.
Una volta appresa la notizia da un avvocato in Pachistan che la legge prevede il matrimonio valido anche se fatto per via telematica o telefonica. A questo punto i due non potendosi incontrare cosa che hanno fatto nel 2016, hanno iniziato a farsi seguire da notai e avvocati nei rispettivi paesi. In Italia però. Davanti ad un pubblico ufficiale locale e collegato via web, ribadì dunque il consenso al matrimonio e la stessa cosa fece lei. Nel frattempo giudici di appello avevano riconosciuto la validità della trascrizione, che però era stata rifiutata dal Comune del Bolognese. Il lieto fine è arrivato in questi giorni dove la cassazione ha riconosciuto alla ragazza la validità per l’ordinamento italiano del matrimonio con Zakir Baloch ora suo sposo. A breve faranno il rito tradizionale. Una storia a lieto fine che ha un po’ di surreale ma oggi che siamo così a passo con i tempi anche se alcune cose ancora non siamo pronti per accettarle, queste cose accadono e non possiamo che non condividerle oppure viceversa condividerle rispettando le opinioni degli altri. I ragazzi hanno dichiarato: “Dobbiamo ringraziare la flessibilità dimostrata dai giudici, che hanno saputo adattare la giurisprudenza ad un fatto nuovo”.