Sarno, lo sfogo della madre della ragazzina violentata dal branco
Le parole della madre della ragazza di Sarno violentata, il dolore immenso per sua figlia. Non c'è perdono per quei cinque ragazzi
Al coraggio con cui la ragazzina di Sarno, in provincia di Salerno, ha denunciato i cinque stupratori che domenica sera l’hanno costretta a subire violenza sessuale in un garage affianchiamo lo sfogo di sua madre, immaginando di essere noi le donne violentate. Sostituitevi per un attimo alla giovane vittima o a sua madre e il dolore sarà insostenibile, immaginate che loro dovranno subirlo per tutta la vita. Ma come se non bastasse aver vissuto quell’incubo c’è anche chi ha puntato il dito contro la sedicenne, perché per qualcuno lei se l’è cercata. In un colloquio con La Città la madre della vittima ha raccontato cosa le hanno fatto; basterebbe dire che la sua bambina ha dei morsi sulle braccia per zittire tutti ma purtroppo non è così.
“L’hanno trascinata per le braccia nel box, lei si è aggrappata alla maniglia e loro l’hanno costretta a entrare. E poi l’hanno spogliata”. Vogliamo obbligarvi a riflettere: “Le hanno tolto il telefono cellulare e quando una sua amica, che l’aspettava e non l’ha vista arrivare, l’ha chiamata le hanno detto di non dire niente … ti facciamo fare la stessa fine della tua amica se ci denunci. Sì, le hanno detto questo”. Avvolta dal dolore parla della sua bambina: “Mi ha aiutato a crescere gli altri. È una figlia d’oro. Da grande vuole fare la cuoca, una passione che aveva fin dall’asilo. E di lei sono contenti tutti, anche i professori: è stata promossa con buoni voti. Lei sì che è una brava ragazza”. I cinque minorenni sono stati definiti come “ragazzi normali”…. “Io la parola perdono, non la capisco più per me non esiste. Quelli sono dei killer, dei criminali. Sono persone che distruggono una ragazzina”, questo il messaggio della donna rivolto a chi ha accennato ad una richiesta di perdono. “E poi quei morsi sulle braccia… Io a quello che ha dato quei morsi a mia figlia me lo mangio vivo. Chiedete a quelle mamme e a quei papà che cosa avrebbero fatto se l’avessero fatto ai loro di figli”.
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