Le Iene, il servizio di Matteo Viviani: curarsi con l’eroina è davvero possibile? (VIDEO)
Nella puntata de Le Iene in onda il 16 novembre 2015 Matteo Viviani ci porta a Ginevra: è possibile curarsi con l'eroina? I medici del centro e i pazienti di Binario 9 provano a dare la loro visione...
Il servizio di Matteo Viviani in onda il 16 novembre 2015 a Le Iene, come spesso accade ha fatto molto discutere. Le tematiche trattate del resto sono spesso “recepite” in maniera diversa e non solo in Italia. Nel servizio di ieri Viviani si è recato a Ginevra per provare a rispondere a una semplice domanda: è possibile curarsi con l’eroina? Alcuni dottori pensano sia possibile, pensano che in un mondo in cui la droga esiste si debba cambiare il punto di vista e non immaginare che si possa smettere di farne uso ma cambiare la prospettiva. I dottori del Binario 9, il centro di Ginevra che sperimenta questi nuovi sistemi di “cura” per chi ha la tossicodipendenza, spiegano che come sempre, le prime vie da prendere sono quelle del metadone, che dovrebbero portare a una “guarigione” completa. Ma quando questo metodo non funziona entrano in gioco loro. Quello che fanno sembrerebbe molto semplice ma è in realtà complesso. Curano i pazienti, persone che da anni sono entrate nel tunnel dell’eroina, permettendo loro di avere una dosa giornaliera, per la quale pagano un piccolo contribuito mentre altre spese sono coperte dallo stato. Uno stato che non si ritrova le strade di notte piene di drogati, che non deve mandare polizia in giro per piccolo furterelli e che risolve sostenendo questo progetto, secondo chi a Binario 9 ci lavora, gran parte dei suoi problemi su questa tematica.
Anche le persone che frequentano Binario 9 spiegano come la loro vita sia cambiata. Prima vivevano solo in funzione della droga: dovevano sempre avere i soldi per farsi le dosi, una non bastava perchè per strada con pochi euro non compri eroina pura. Per cui rubavano, non avevano un lavoro, rischiavano di contagiarsi perchè usavano anche siringhe di altri. Oggi invece provano pian piano a costruirsi una vita. Frequentano il centro, hanno bisogno di una unica dose giornaliera, e sperano che prima o poi smetteranno di drogarsi. Uno di loro avverte: “con l’eroina fai un passo verso il Paradiso, ma dieci verso l’Inferno”.
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Del resto la tesi dalla quale parte questo centro è semplice: nell’800 fu la Bayer, la famosa casa produttrice di medicine a lanciare sul mercato l’eroina che serviva per curare tutto, dal raffreddore alla tosse nei bambini. Un farmaco che sembrava davvero miracoloso fino a quando poi si capì che creava dipendenza e venne ritirato dal mercato lasciandosi però dietro una scia di tossici che iniziarono a cercare l’eroina sul mercato nero ma non era la stessa che prima si comprava in farmacia.
Il concetto quindi è semplice: essendo un farmaco, e non una droga, può essere utilizzata per curare chi ne ha bisogno. E’ il punto di vista che va cambiato, voi che ne pensate?
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