Dalla Svizzera per vedere una partita a San Siro: si perde nei bagni e resta 11 anni in Italia per strada
Una storia incredibile quella di un uomo svizzero che arriva in Italia per vedere una partita di calcio a San Siro, si perde e resta a vivere per le strade di Milano per ben 11 anni. Ecco la storia di Rolf
E’ una storia assurda, quasi al limite. Sembra essere una di quelle bufale che di tanto in tanto si leggono sul web ma purtroppo o per fortuna è una storia vera. Il protagonista è un uomo svizzero che nel 2004 ha lasciato la Svizzera per una breve trasferta. Con il biglietto in tasca parte alla volta di Milano: destinazione stadio San Siro dove lo attende la partita di Champions che vede protagoniste la squadra per cui lui tifa, il Basilea, e il Milan che gioca invece in casa. Una serata di calcio, una serata di divertimento. Rolf raggiunge Milano in macchina e prima di lasciare lo stadio va in bagno, una semplice azione che a lui invece cambia la vita. Infatti Rolf con grande difficoltà riesce a uscire dallo stadio dopo essersi perso tra i bagni, va a cercare la sua macchina ma non la trova. In tasca ha solo 20 euro, non ha il cellulare e non sa bene quello che gli sta accadendo. In Svizzera non c’è nessuno che lo attende e Rolf inizia a vivere per strada. Un quartiere di Milano diventa la sua casa, i ragazzi lo aiutano portando da mangiare…Una nuova vita per questo signore svizzero dimenticato da tutti ma aiutato dagli italiani.
La storia di Rolf Bantle è stata raccontata dal giornale svizzero Schweiz am Sonntag. Una storia strana ma reale. L’uomo infatti aveva problemi con l’alcol e probabilmente ha deciso di dimenticare volontariamente la sua vita in Svizzera e per ben 11 anni ha vissuto nelle strade milanesi con l’aiuto di chi vedendolo in giro lo aiutava in qualche modo. La sua vita è continuata così fino a quando ha avuto un piccolo incidente. E’ stato ricoverato in ospedale e identificato. A quel punto lo stato svizzero ha pagato le cure del signore e dopo poche settimane è stato riportato in Svizzera in una casa di cura dove oggi vive e da dove ha potuto raccontare la sua storia.
“Non mi manca la vita a Milano, – ha concluso Rolf, – 10 anni sono stati abbastanza. E’ stata una lunga partita, quella che sono andato a vedere”. Una storia che ci fa riflettere ancora una volta su quanto spesso siamo soli al mondo…
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