Mammamenia conquista gli investitori di Shark Tank: la nostra intervista ai creatori dell’idea
Menia Cutrupi e i suoi soci sono stati protagonisti della prima puntata di Shark Tank il nuovo programma di Italia 1. Abbiamo intervistato Menia che ci ha raccontato tutto su Mammamenia e le coccole per le mamme d'Italia. La nostra intervista
Ci accomunano due cose, o forse qualcuna in più. Innanzi tutto il nome, Filomena, la nostra terra di origine, la Calabria, e quella strana sensazione di sentire la gente che pronuncia il nostro nome facendoci capire quanto sia anacronistico. Ma che volete farci, le nostre nonne si chiamano così, e forse va anche bene. Quando ho visto la prima puntata di Shark Tank come faccio un pò con tutti i programmi di tv al debutto, occupandomi spesso di quello che vediamo sul piccolo schermo, come i nostri lettori sanno, non ho potuto fare a meno di aprire le orecchie per ascoltare la storia di MENIA CUTRUPI, una giovane mamma di Reggio Calabria.
La sua idea è stata presentata insieme al suo socio. Salvatore e dopo pochi secondi mi aveva già conquistata. Mammamenia è una idea davvero molto particolare che ha conquistato anche gli investitori che hanno deciso di finanziare il progetto delle coccole per tutte le mamme che ne hanno bisogno. Ma che cos’è Mammamenia, come nasce il progetto e come si svilupperà? Lo abbiamo chiesto direttamente a Filomena che ha gentilmente risposto a tutte le nostre domande. E per voi l’intervista a poche ore dalla presentazione in tv del progetto di questa giovane start up.
Immagine in linea 1L’idea è abbastanza semplice: offrire a delle mamme stressate dopo giornate di lavoro o dopo giornata da mamma ( casalinga e mamma sono due mestieri che vanno a braccetto). Per farlo c’è una piattaforma che mette a disposizione dei cofanetti: con organizzazione di cene, massaggi in centri benessere, serate a tema. L’obiettivo è quello di coccolare la mamma con ore di relax e di fare in modo che l’organizzazione, per lei o per chi decide di regalare il pacchetto sia semplice e veloce.Fino a questo momento i pacchetti sono stati sperimentati solo a Reggio Calabria ma a breve saranno disponibili dei cofanetti con coccole molto speciali da poter ricevere a casa in tutta Italia.
I pacchetti conterranno dei prodotti bio calabresi. E poi non appena ci saranno i finanziamenti e il progetto entrerà nel vivo, la piattaforma Mammamenia sarà capace di organizzare al meglio dei pacchetti da poter comprare in tutta Italia offrendo servizi di primo ordine.
– Vi abbiamo visto ieri in tv: avete conquistato tutti gli investitori, la collaborazione è già iniziata o no?
Ci siamo incontrati a marzo, il mese in cui è stato registrato il programma. Adesso a noi spetta la raccolta di tutti i documenti ( fase burocratica molto delicata) la presentazione di un business plan convincente e nel momento in cui saremo tutti d’accordo si potrà procedere alla firma dei vari contratti e inizieremo a lavorare insieme. Noi però continuiamo a lavorare perché vogliamo aggredire il mercato e stiamo quindi per partire con questi pacchetti bio made in Calabria che potremo mandare in tutta Italia. Speriamo davvero che alla fine le cose vadano come ci auguriamo perché i soldi chiesti agli investitori serviranno proprio per nazionalizzare il nostro progetto.
-Hai raccontato di aver deciso di dare una svolta alla tua vita quando hai scoperto di avere la sclerosi. I tacchi al posto delle stampelle e il lavoro per Mammamenia al posto di quello di ingegnere. Pensi che il racconto di questa tua storia agli investitori abbia influenzato la loro decisione?
Onestamente non lo credo. Penso che loro non badino, da questo punto di vista al lato umano. Per loro conta il carisma, la grinta, la caparbietà ma la storia legata alla mia malattia se l’idea non fosse stata vincente non sarebbe bastata per ricevere il finanziamento. Ho lottato molto e continuo a farlo, quando ho perso il mio lavoro di ingegnere non avevo soldi per investire ho cercato l’aiuto alle persone che mi volevano bene e ce l’ho fatta. In queste ore ho ricevuto anche delle critiche da chi mi dice che non dovevo parlare della mia malattia ma io invece sono orgogliosa di averlo fatto.Spero possa essere di incoraggiamento per chi, a causa della malattia, ha smesso di sognare. A proposito di questo ne approfitto per segnalare anche un’altra bellissima iniziativa dedicata a questo tema “Io non sclero” un evento che si terrà molto presto a Milano.
-Abbiamo notato che in queste ore il sito non è facilmente raggiungibile, andare in tv serve davvero per essere più visibili? Come mai avete scelto proprio questa trasmissione?
Abbiamo provato di tutto, da quando io, Salvatore e Vito gestiamo il progetto abbiamo partecipato a diversi INCONTRI E COMPETIZIONI RISERVATE ALLE START UP E QUESTA C’E’ SEMBRATA UNA BUONA OPPORTUNITÀ. Il sito sta avendo qualche problemino perché da ieri sera in tantissimi hanno cercato di visitarlo. ma stiamo facendo in modo che non ci siano più problemi di sorta. Speriamo davvero che questa strada ci porti nella direzionE giusta perché abbiamo investito tutto: dal nostro tempo alle nostre energie e ovviamente anche i soldi che avevamo da parte per provare a realizzare questo sogno.
-Pensi che l’esser nati in Calabria, aver provato a dare una smossa a quella realtà abbia influenzato in negativo la tua esperienza oppure sia una spinta per i giovani che vogliono provare a emergere?
Posso dirti che in Calabria ma come anche in altre realtà italiane non è semplice iniziare ma noi ci vogliamo credere e speriamo di essere di esempio ad altri giovani.
-In questo periodo di preparazione al vostro lancio, e di prime iniziative, c’è un messaggio in particolare che hai ricevuto da altre mamme o da chi ha avuto la possibilità di ricevere le vostre coccole?
È proprio grazie alle mamme come me che ho trovato la forza iniziare e di ricominciare. È grazie alle loro parole di incoraggiamento che oggi sono qui e ovviamente grazie alla mia famiglia e ai miei amici. Tanti i messaggi di affetto. Penso che sicuramente l’aiuto di persone come quelle che ho al mio fianco, parlo ad esempio di Salvatore e Vito mi facciano poi dimenticare le troppe critiche che ricevo. Io cerco di non curarmene e di prendere solo le cose belle.
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