Virginia, il cadavere è troppo grasso per il forno crematorio: provoca un incendio
Un cadavere è troppo grasso per il forno crematorio: provoca un incendio in Virginia
Il cadavere è troppo grasso e provoca un incendio al forno crematorio. Almeno così sembra. L’episodio è avvenuto in Virginia (negli Stati Uniti). A Henrico (Virginia), un forno crematorio è andato in cenere a causa di un cadavere troppo grasso per il forno crematorio. Quest’ultimo è finito in fiamme: non ha retto all’eccessivo carico di lavoro causato da un corpo più grande della media. Almeno questa è stata la notizia data dai media, ma pare che la causa delle fiamme non sia proprio questa. Gli operatori stavano cremando un uomo che pesava 200 chilogrammi. Il peso eccessivo avrebbe mandato in tilt il forno crematorio, che ha poi preso fuoco. L’incendio ha costretto gli operai a evacuare dall’edificio e i vigili del fuoco a intervenire prontamente.
La notizia ha subito fatto il giro delle emittenti locali e ben presto anche del resto del mondo. A quanto pare la colpa non sarebbe proprio del cadavere, considerato troppo grasso, ma di un operaio assunto da poco. Quest’ultimo era inesperto e avrebbe azionato al massimo la fornace per ridurre i tempi di cremazione. Ha spinto al massimo la temperatura provocando l’incendio. Insomma, il forno crematorio ha preso le fiamme non a causa di un cadavere troppo grasso, bensì per colpa di un operaio che ha sbagliato. Un errore umano dettato dalla fretta. Voleva anticipare i tempi della cremazione riducendo l’attesa.
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Ha mandato al massimo la temperatura e questo avrebbe provocato un sovraccarico della struttura e il conseguente incendio. Rimane da chiarire come sia stato possibile l’equivoco, ma pare che l’operaio si sia giustificato affermando che la colpa era del cadavere troppo pesante. I rilievi avrebbero poi sbugiardato l’uomo. Ma anche queste ultime ricostruzioni rimangono tutt’ora da verificare: si tratta soltanto di rumours.
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