Scopri come sarà tuo figlio da adulto (VIDEO)
Come cambierà tuo figlio da adulto (video)? Un software permette ai genitori di vederlo in anteprima. Ecco come funziona e quanto è attendibile
Quale genitore guardando al proprio figlio bambino non fantastica su come diventerà da adulto? Da oggi l’immaginazione lascia spazio ai calcoli: un software sviluppato da un team di informatici guidati da Ira Kemelmacher-Shlizerman presso la University of Washington permette di mostrare in anteprima come invecchiano negli anni i lineamenti del viso dei bambino in diversi step fino a quando compieranno 80 anni (guardate il video).
Una volta inserita la foto del primo piano al programma basta un solo minuto per disegnare il volto del bambino una volta cresciuto. Inoltre non serve che la qualità della foto sia in formato fototessera: va bene qualsiasi immagine del viso. Come si fa ad essere sicuri che il programma funzioni? 82 volontari avevano fornito foto di quando erano bambini. Il risultato è stato sorprendente: le riproduzioni immaginate dal software erano perfettamente riconducibili alle foto originali dei soggetti adulti.
C’è grande attesa per la presentazione ufficiale di questo software che avverrà presentato a giugno alla conferenza del IEEE Computer Vision and Pattern Recognition avente luogo in Columbus, Ohio.
Tra le applicazioni più utili infatti si parla già di usarlo nella ricerca di bambini scomparsi a distanza di anni. Finora infatti l’unico strumento che si può usare è il disegno a mano di ritrattisti che ipotizzano come il bambino potrebbe apparire dopo anni ma in questo modo la ricostruzione del volto sarebbe senza dubbio più attendibile. Se siete incuriositi da questa ricerca e volete sapere come sarà vostro figlio a trenta, quaranta, cinquanta e ottanta anni cliccate qui per vedere il video che mostra le potenzialità di questo software. Eppure siamo sicuri che ci sono anche mamme che, pur avendo questo strumento a disposizione, non si rovinerebbero la sorpresa di vedere il proprio figlio crescere giorno dopo giorno (è un po’ quello che succede con il sesso del nascituro)
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