Gatti killer, è allarme negli Usa
Sembra che i nostri amici a quattro zampe siano divenuti dei gatti killer a tutti gli effetti. Negli ultimi anni la piccola fauna degli Usa si è ridotta di gran lunga
A quanto pare i nostri amici a quattro zampe, affettuosi felini sempre pronti a fare le fusa per una carezza abbiano un alter ego molto aggressivo. In particolare, negli Usa, i gatti sono stati di recente etichettati come “socialmente inaccettabili”, come le sigarette. Il mito dei dolcissimi amici pelosi alla continua ricerca di affetto viene così sfatato dall’aggressività di questi animali, divenuti sempre più spietati con intere specie di uccelli e diversi animali. Stiamo parlando di gatti killer, i “Re” dei quartieri americani. A finire sotto le loro grinfie sarebbero anche indifesi conigli e scoiattoli, rettili e anfibi, e altri piccoli mammiferi. A dare la notizia è Richard Conniff. Secondo quanto riporta il New York Times sembrerebbe, dunque, che i felini, o per meglio intenderci “gatti killer”, stiano pian piano divenendo una minaccia, principalmente per l’equilibrio della fauna. A ben dire della National Audubon Society pare che esistano circa 20 specie tipiche di uccelli del Nord America, le quali al momento sembrano essere in via di estinzione. I numeri, infatti, parlano chiaro: dal 1967 la loro presenza si è ridotta del 68%. Stessa problematica accade in Gran Bretagna, dove la popolazione di uccelli si è ridotta di gran lunga dal 1995.
Questo fenomeno è stato definito dai biologi “la seconda primavera silenziosa“, e ciò che lascia maggiormente perplessi è proprio il fatto che la gente sembra non ne sia alquanto toccata.
E’ normale pensare che sta nella natura dei felini quell’istinto di assalire le loro piccole prede, ma in realtà qualcosa negli ultimi tempi è cambiato. Conniff ha, infatti, denunciato: “L’intensificazione dell’agricoltura ha eliminato milioni di acri di terreno che rappresentavano l’habitat tipico della campagna. L’inesorabile sviluppo di città e periferie ha anche avuto l’effetto di cacciare la fauna e lo farà ancora per i prossimi due decenni. La fauna selvatica rimane sempre più ai margini, nei parchi o in angoli dimenticati della terra, che diventano sempre più simili a isole“.
A tal proposito gli animalisti di dividono in pensieri differenti. C’è chi sostiene, infatti, la necessità di metter a punto la cosiddetta strategia T.N.R, la quale consiste nella cattura dei gatti, nella loro sterilizzazione e poi nella loro liberazione. Di contro, alcuni studi hanno constatato l’inefficenza della T.N.R.
Conniff, proprietario di Lucky, una gattina outodoor, conclude: “Lasciare la mia gatta Lucky libera di uscire può aver decretato la morte di 33 uccelli e dozzine di mammiferi ogni anno. Se vi è mai capitato di vedere un gatto giocare con la sua vittima, sappiate che la morte non è così veloce, carina e senza dolore”.