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Stati Uniti, donna aggredita da scimpanzè chiede 150 milioni di risarcimento

Una donna statunitense, Charla Nash, è intenzionata a chiedere un risarcimento allo stato del Cunnecticut. La Nash nel febbraio 2009 rimase gravemente ferita in un'aggressione subita da uno scimpanzè che viveva a casa di un'amica

Una donna statunitense, Charla Nash, è intenzionata a chiedere un risarcimento allo stato del Cunnecticut. La Nash nel febbraio 2009 rimase gravemente ferita in un’aggressione subita da uno scimpanzè che viveva a casa di un’amica. In quell’occasione, la donna perse le mani e gli occhi.
Dopo cinque anni di interventi chirurgici e un volto nuovo, ma che non le ha potuto ridare la vista, Charla Nash, una cittadina statunitense, ha deciso di chiedere un risarcimento allo stato del Connectituc, dopo che cinque anni fa uno scimpanzè che viveva a casa di un’amica la aggredì brutalmente.
In quell’aggressione, la donna si vide strappare naso, occhi e mani. La Nash ora chiede un risarcimento danni di 150 milioni di dollari.
Il dipartimento di protezione ambientale sapeva quanto Travis (il nome dell’animale, ndr) fosse pericoloso” ha dichiarato il legale della donna.
Stando a quanto riportato da TgCom, “lo scimpanzè all’epoca dell’aggressione aveva 14 anni e pesava 90 chili. Viveva a casa di Sandra Harold a Stanford, Connecticut. Era uno di famiglia, trattato come un umano. Quella mattina però, impazzì. Appena Charla entrò in casa le saltò addosso strappandole naso, occhi, bocca, mani. Nel 2011 la donna ha subito un trapianto facciale durato 20 ore. Un volto nuovo, che però non le ha ridato la vista”.



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