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Clima impazzito, la finta primavera anticipata inganna anche le piante

In questo clima impazzito, la finta primavera anticipata inganna anche le piante

In questo clima ufficialmente impazzito, la finta primavera anticipata inganna anche le piante. Le temperature decisamente al di sopra in questo periodo – che dovrebbe essere quello più freddo dell’anno intero – stanno decisamente facendo felici tutti (o quasi). Tuttavia, si tratta solo di un anticipo che ben presto si riprenderà portando il freddo, fino, almeno, al suo avvento ufficiale. La finta primavera anticipata inganna anche le coltivazioni favorendo il “risveglio” vegetativo che rende le piante particolarmente vulnerabili all’arrivo di gelate tardive, con danni incalcolabili per gli agricoltori. Ad affermarlo è la Coldiretti, che spiega come a febbraio, in Italia, si registra una temperatura minima superiore di 3,8 gradi alla media di riferimento della prima decade sulla base dei dati Ucea. In alcune aree del Paese si evidenziano valori di temperatura praticamente primaverili che stanno mandando in tilt le coltivazioni: si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa. Insomma, in questo clima impazzito, la finta primavera arrivata in anticipo inganna anche la natura stessa. Una situazione che rischia di aggravare il bilancio delle perdite che si sono verificate dall’inizio dell’anno causato dalle precipitazioni, alluvioni, allagamenti e frane varie. “Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense, con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire”, concludono così dalla Coldiretti. Impossibile dargli torto. Dunque, un clima totalmente impazzito questo che sta facendo andare tornare al mare alcuni abitanti del sud Italia. Non resta che godersi questo periodo il più a lungo possibile prima che poi il freddo ritorni a farla da padrone, nella speranza che poi la bella stagione non risenta di ulteriori cambiamenti climatici e faccia davvero caldo, a differenza di quanto avvenuto con un inverno che si è imposto solo a tratti. Il tutto anche per il bene della produzione agricola.



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