In America l’idea del supermercato che vende solo cibo scaduto
Il supermercato che vende solo cibo scaduto: è un'idea dell'imprenditore Doug Rauch per aiutare le famiglie in difficoltà
Avete mai sentito parlare del supermercato che vende solo cibo scaduto? Non è una bufala, ma pare esista veramente. L’idea nasce dall’imprenditore Doug Rauch, ex presidente della catena alimentare americana Trader Joe. Si tratta di un supermercato dove vengono venduti tutti quei cibi scaduti, ma che si possono ancora consumare. E’ un modo per fare business al fine di tutelare le famiglie americane che hanno delle difficoltà economiche nel fare la spesa. A maggio, quindi, è prevista l’apertura di una serie di negozi low cost.Il fine è quello di vendere cibi scaduti, ma ancora buoni da mangiare, per fare business e aiutare le famiglie americane a superare le loro difficoltà di spesa.
Ma in cosa consiste precisamente? In poche parole lo scopo è quello di racimolare e rivendere a prezzi più economici tutti quei cibi che vengono ormai ritenuti non vendibili dagli altri negozi alimentari. Questo permette a chi non ha la disponibilità economica di fare la spesa, aiutando chi è in grave difficoltà.
Secondo alcuni dati resi noti da Rauch, infatti, pare che ogni anno negli States sia sprecato circa il 40% del cibo, ovvero 165 miliardi di dollari (circa 120 miliardi di euro al cambio attuale). Tale somma va a finire direttamente nel bidone dell’immondizia. Pertanto, gli imprenditori hanno pensato bene di adottare questa strategia del supermercato che vende cibo scaduto, dove gli aspiranti consumatori più poveri potranno acquistare i cibi, ancora buoni da mangiare, a un prezzo molto più basso. Una delle cose da sapere, inoltre, riguarda la data stampata sulla confezione. Solitamente, tale data suggerisce il tempo entro il quale è possibile consumare un prodotto. Il più delle volte, però, ha un semplice valore indicativo. “Molte famiglie sanno solo che non possono dare ai figli il nutrimento di cui hanno bisogno. Non hanno un’opzione“, spiega Rauch.
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