Google: tutti i perché del 2013 degli italiani
Google stila la classifica dei perché più ricorrenti tra gli italiani in questo 2013. Alcuni sono davvero curiosi
Questo 2013 sta volgendo inevitabilmente alla fine e, come accade al termine di ogni anno, si iniziano già a fare i primi bilanci su quello che è accaduto negli ultimi mesi. Google, a tal proposito, si dimostra essere adatto al ruolo e ci fornisce una lista di tutti i perché che si sono posti gli italiani dai primi di gennaio fino ad oggi, calcolati proprio sul motore di ricerca.
Ai primi posti non poteva che esserci la politica: viste le elezioni del Governo tenutesi a febbraio 2013, sono stati molti gli italiani che hanno chiesto a Google dei consigli su chi scegliere tra i candidati in lizza. Et voilà, ai primi tre posti in classifica troviamo le segueti domande:
1. Perché votare Grillo?
2. Perché votare Bersani?
3. Perché votare Berlusconi?
Considerati i cambiamenti abissali che hanno sconvolto il panorama politico italiano degli ultimi mesi, potrebbe essere davvero interessante verificare quali siano le domande che si pongono gli italiani in questo momento, considerando soprattutto il fatto che Bersani e Berlusconi sono fuori dai giochi.
Al quarto posto c’è una domanda che riguarda la nostra salute: tra le ricerche effettuate con maggiore frequenza in questo 2013 troviamo, infatti, “piedi gonfi“. Si tratta di un dubbio legato direttamente al nostro benessere e ai rimedi fai da te che dimostra come sempre più italiani vanno nel web per trovare la soluzione ai problemi di tutti i giorni.
Al quinto posto torna la politica con la domanda “Perché votare Monti?“. Al sesto e al settimo troviamo invece due argomenti che riguardano la cronaca internazionale e che si identificano rispettivamente nella “Guerra in Siria” e nelle “Dimissioni del papa“. All’ottavo posto torna nuovamente la politica con “No Rodotà“.
Il nono posto della classifica se lo è stato aggiudicato “Frodo parte“, riferito alla famosa saga del Signore degli Anelli e al motivo per cui lo hobbit ha deciso di prendere la propria strada; dubbio che, ricordiamo, è espresso con grande chiarezza nel libro, mentre nel film uscito nelle sale rimane molto vago.
Ultimo posto in classifica per “Circoncisione maschile“.
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