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Fare musica nei luoghi più strani: ecco dove è successo (FOTO)

Fare musica nei luoghi più strani è un modo per esorcizzare il rischio. Ecco dove è successo

Fare musica nei luoghi più strani può aiutare a distrarsi mentalmente e non sentire la tensione dell’evento. È successo dove si stavano consumando i più grandi avvenimenti storici degli ultimi anni. Basti pensare che durante le battaglie del passato c’era sempre qualcuno predisposto a usare la cinepresa o suonare il tamburo: questo fa capire come nonostante il momento difficile consenta poco svago, è sempre stata necessaria la presenza del ritmo. Fare musica nei luoghi più strani e inaspettati non è quindi una novità assoluta ed è successo durante gli eventi più disastrosi degli ultimi anni. Una sorta di modo per esorcizzare il dolore e una realtà disastrosa, e talvolta anche per supportare una protesta. Nelle manifestazioni di massa, fare concerti è la prassi. Vediamo chi ha deciso di fare musica nei luoghi più strani, andando a esaminare dove è successo e perché. L’immagine principale dell’articolo risale al 10 ottobre 2011 durante la guerra civile in Libia. Aris Messinis ha sostenuto i combattenti con la sua chitarra, esibendosi durante una sparatoria a Sirte. I guerriglieri del Consiglio nazionale di transizione e i combattenti fedeli a Gheddafi stavano battagliando per il possesso del territorio. Come tutti sappiamo, per Gheddafi le cose non sono andate bene. Il suo regime ha portato alla povertà il Paese e alla fine è stato deposto. Altro luogo di rivoluzioni è quello di Piazza Taksim, a Istanbul, dove lo scorso 13 giugno il pianista tedesco di origini italiane Davide Martello ha inneggiato alla rivolta. Forse la più truce immagine riguarda il musicista Vedran Smailovic: il violoncellista di Sarajevo. La foto è stata scattata nel 1992 durante l’assedio di Sarajevo e alle sue spalle vediamo le macerie di una città. Un’immagine poetica e tristemente evocativa. Per non parlare poi di chi decide di fare musica per le persone in coma. È il caso di molte persone che si risvegliano per la presenza o il passaggio in radio della propria canzone preferita. Ultima, anche in ordine di tempo, riguarda Markiyan Matsekh, che suona il pianoforte davanti alla polizia anti-sommossa responsabile della guardia dell’amministrazione presidenziale a Kiev. Gli ucraini stanno cercando di scrollarsi di dosso l’ombra di Putin e vogliono entrare nell’Unione Europea. L’Ucraina ha molti debiti con la Russia e la protesta popolare contro l’attuale Presidente filo-russo ha avuto la benedizione del pianista, che ha supportato la folla con le sue note. Ecco dunque alcuni dei luoghi più strani dove è successo che fare musica ha cambiato le sorti di una nazione o è stata in grado di dare manforte ai guerriglieri di tutto il mondo.



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