La Ferrero le copia il disegno: studentessa di Pavia scopre per caso il ‘furto” della propria idea
Giuditta, liceale di Pavia, ha scritto una lettera alla Ferrero ma senza risposta. Il suo desiderio è quello di poter collaborare in futuro con l'azienda
Quella pubblicità lì mi ricorda qualcosa. Deve aver pensato questo Giuditta Fiocchi, studentessa di 18 anni del Liceo artistico Volta di Pavia, quando si è imbattuta in una campagna promozionale della Ferrero, la nota marca di dolciumi.
E in effetti, Giuditta ci ha visto bene. L’idea portante della campagna promozionale ricalca per filo e per segno un progetto che la ragazza aveva realizzato come manifesto di una mostra tenutasi lo scorso mese di maggio al Castello Visconteo.
A dare risalto alla notizia è stato anche Red Ronnie che, attraverso il proprio account twitter, ha commentato con sferzante ironia: “Guardate come Ferrero ha rubato l’idea grafica di una ragazzina di Pavia per la sua pubblicità. No Bueno“. Dal canto suo, la ragazza non l’ha presa male e anzi si è sentita onorata di essere stata l’inconsapevole ideatrice di una campagna pubblicitaria di tale portata. Tuttavia, Giuditta avrebbe voluto una risposta alla lettera che ha indirizzato a William Salice, ex manager dela Ferrero, e responsabile della Fondazione Colour Your Life, costituita per dare respiro ai sogni dei giovani talenti.
Nella lettera la giovane scrive: “Qualche settimana fa ho scoperto con grande soddisfazione che il mio disegno ha ispirato l’attuale campagna pubblicitaria della Ferrero per il prodotto Kinder Bueno. Ho parlato con la mia insegnante di progettazione, Nelly Argese, e con il dirigente scolastico, Franca Bottaro e mi hanno detto che non ne sapevano nulla. La cosa a cui tengo di più è capire come la mia idea sia arrivata ai pubblicitari della Kinder e, visto che è stata apprezzata, sarebbe mio desiderio poter partecipare ad eventuali progetti futuri”.
Toni bassi anche da parte dei familiari di Giuditta: “Non possiamo che essere soddisfatti e credo sia motivo di vanto anche per l’istituto che frequenta – ha dichiarato il padre di Giuditta, Romano -. Sappiamo anche di commenti sull’argomento sui social network. Ma a noi non interessa vantare alcun diritto per il disegno di Giuditta e mai lo faremo. Però ci piacerebbe sapere, invece, come questa cosa sia accaduta. Se qualche pubblicitario abbia visto a Pavia il manifesto realizzato da Giuditta e apprezzato? E’ la nostra sola curiosità unita alla speranza che questo talento in futuro possa aprirle le porte a collaborazioni con il mondo pubblicitario”.