Truffa su facebook: si spaccia malato e ruba 25 mila euro
I soldi sarebbero serviti per affrontare le cure per il cancro. Così aveva giustificato la richiesta di prestito un uomo, sano come un pesce, che in due anni è riuscito a sottrarre alla vittima su facebook 25 mila euro
Un uomo e una donna dopo essersi conosciuti su facebook avevano stretto amicizia. Lui si era spacciato per carabiniere e aveva detto alla donna, una sessantunenne, di essere malato di cancro. Dopo essere entrati in confidenza il quarantaquattrenne ha cominicato a chiedere alla donna prestiti giustificando la necessità di denaro con i prezzi onerosi delle cure. L’uomo in realtà era sano come un pesce. In due anni è riuscito a sottrarre alla donna circa 25 mila euro. A novembre il processo.
Erano “amici” da circa 2 anni, si erano conosciuti su facebook, avevano cominciato a chiacchierare, erano entrati in confidenza. Forse anche troppo. Lui ad un certo punto ha cominciato a raccontare a lei della propria vita, di come la separazione dalla moglie, il dover corrispondere ogni mese gli alimenti, il suo lavoro di carabiniere che non lo rendeva di certo ricco, fossero diventate fonti di stress e di mancanza di denaro. Lui ha cominciato a raccontare a lei di essere malato, di essere affetto da una forma di tumore e di non riuscire a curarsi perché a causa di tutto quello che le aveva raccontato, la mancanza di denaro, lo stipendio basso e gli alimenti, i soldi non bastavano per pagare le cure.
Le,i che aveva sofferto di tumore in passato ed era guarita – spinta da simpatia e compassione, oltre che interesse nei confronti di quell’uomo 17 anni più piccolo di lei che le faceva sembrare però la sua solitudine più sopportabile – decide di aiutare quell’uomo conosciuto su internet. Inzialmente con piccoli prestiti, 500-1000 euro. Poi l’uomo, capito forse di aver trovato un bel pollo sa spennare, ha cominciato a pretendere di più, ad alzare il tiro. L’uomo ha inventato di volersi recare all’estero per sottoporsi ad un nuovo tipo di cura sperimentale ancora non in uso in Italia. Con la promessa che le avrebbe restituito tutto, questa volta l’uomo ha chiesto alla donna circa 5000 euro.
Questo gioco è andato avanti due anni finchè la sessantunenne, stanca di non veder restituito nulla, ha denunciato l’uomo. Sono partite le indagini e la verità è venuta a galla: il quarantaquattrenne non era un carabiniere, non era malato di tumore e tantomeno aveva mai affrontato viaggi della speranza per andarsi a curare chissà dove. Adesso l’uomo è sotto accusa per truffa, il processo inizierà il 29 novembre.