Fukushima, visita virtuale alla città su Google Street View
Da giovedì 28 marzo è possibile visitare in maniera virtuale la città di Namie, vicino la centrale di Fukushima, su Google Street View
Google Street View fa rivivere Namie, una città del Giappone distrutta dal terremoto, conseguenza dello tsunami, dell’11 marzo 2011, infatti da giovedì è possibile visitare virtualmente la città situata vicino alla centrale di Fukushima. Namie appare ormai come una città fantasma, gli oltre 20 mila residenti hanno dovuto abbandonare le loro case perché la fuoriuscita di sostanze nucleari dalla Centrale, avevano seminato il panico tra la gente. Ed è tutt’oggi che queste conseguenze sono ancora presenti, in quanto vi è stato un tragico incremento delle morti negli anziani della regione, forse anche a causa dello stress e della paura del futuro e non solo a causa delle scorie. Sempre a causa di queste radiazioni però, si sono verificati diversi casi di malformazioni e un incremento di handicap, come ad esempio quello dei piedi piatti.
Con questo servizio di Street View offerto da Google è possibile ora osservare da vicino le conseguenze di questo disastro immane, infatti le macchine del colosso di Mountain View, hanno ripreso migliaia di immagini di devastazione, senza mai incontrare un essere umano. Questa mappatura è stata realizzata anche con lo scopo di tenere viva la memoria di questa città e di questo paese per le generazioni future, affinché possano ricordare quanto accaduto nel passato della loro storia. Il lavoro di Google si inserisce nel progetto Memories for the Future, cioè ricordi per il futuro. A proposito di ciò, sul blog ufficiale del noto motore di ricerca, si possono leggere le parole del sindaco di Namie, Tamotsu Baba che dice: “ Sono passati due anni e i cittadini non hanno ancora il permesso per rientrare a Namie-machi. Molti tra gli sfollati hanno espresso il desiderio di osservare da vicino lo stato attuale della città”. Detto fatto, Google realizza ogni desiderio.
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