Pizza d’asporto, ecco i rischi
I cartoni per trasportare la pizza, potrebbero contenere sostanze nocive alla salute
La pizza è uno degli alimenti più amati in tutto il mondo, sia per la sua comodità nel mangiarla e prepararla, sia soprattutto perchè molto buona. Spesso si tende ad ordinarla e farsela portare a casa, oppure ad andarla a prendere di persona, sia a taglio che tonda. Ma le modalità con cui viene confezionata, sono davvero sicure? I contenitori di cartone in cui di solito si trasporta la pizza, pare non siano abbastanza igienici. Nel 2010, l’Unione Nazionale dei consumatori ha denunciato la presenza di sostanze tossiche per la salute nei cartoni utilizzati per la pizza da circa il 90% dei produttori. Analisi successive a questo allarme, hanno dimostrato che, nei cartoni per la pizza, era presente il diisolbutilftalato, un solvente utilizzato nel riciclaggio della carta per togliere inchiostri e coloranti.
In provincia di Napoli, a Somma Vesuviana, è nata l’associazione denominata Porta pizza sicuro. Essa è stata creata “in collaborazione con un altro scatolificio di Napoli, la Dasalcart“, con l’obiettivo “di sensibilizzare la vendita di scatole per la pizza sicure“, che rispettino i criteri definiti dalla legge. Infatti, i materiali da riciclo sono ammessi solo con alcuni tipi di prodotti alimentari. La pizza non vi rientra, in quanto il cartone, venendo a contatto con il calore, potrebbe portare alla migrazione di sostanze nocive alla salute. Dunque l’associazione vuole che vi sia maggiore trasparenza per quel che concerne i prodotti per trasportare la pizza, affinchè si abbia un prodotto sicuro al 100%, nonchè dotato di certificazioni obbligatorie.
Si consiglia dunque di fare attenzione, quando si acquista la pizza, perchè nei cartoni utilizzati per il suo asporto, potrebbe nascondersi un pericolo per la salute.
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